lunedì 11 maggio 2009

Il perdono cristiano

Tratto dal settimanale "Oggi", nella rubrica "I dubbi dell'anima".


Il perdono cristiano?
Non è un atto di giustizia

Erika de Nardo massacrò madre e fratello. Ora si laurea in carcere.
E’ cristiano perdonare e dimenticare, ma è giusto?

Non c’è nulla da perdonare né da dimenticare! Basta sforzarsi di capire senza lasciarsi prendere da sentimenti inconfessabili e arrogarsi diritti che non ci appartengono: la giustizia umana giudica e condanna secondo le sue regole e il perdono cristiano non è un atto di giustizia e neppure di liberalità o di filantropia, ma l’umile riconoscimento di una fragilità condivisa, che tutti ci accomuna nel bisogno della misericordia del Padre. “Perdona a noi i nostri debiti, come noi li perdoniamo ai nostri debitori”: così preghiamo ogni giorno, assumendoci un impegno serio, con Dio, non con gli uomini.
Lo “scandalo del Vangelo consiste esattamente nel rovesciamento dei nostri punti di vista: quello che a noi appare come ingiusto è in realtà l’espressione di quell’amore del prossimo che è una cosa sola con l’amore di Dio.
Senza il perdono, il cristianesimo crolla su se stesso come un sacco vuoto. E’ assolutamente necessario tornare a questa sorgente in tempi d’insicurezza diffusa e di rivendicazioni astiose, perché anche la pace del nostro cuore riposa su questo fondamento.
Otto anni fa , Erika e il suo fidanzato Omar hanno commesso un delitto efferato e la giustizia umana li ha puniti secondo le sue regole. Dovremmo rammaricarci perché si è tenuto conto che si trattava di due ragazzi e che insieme alla pena si sia provveduto a sostenerli nel duro percorso rieducativo con un’attenzione intelligente, che sembra aver conseguito risultati soddisfacenti (tra cui anche la laurea in Filosofia in carcere)? Avranno ancora un bel po’ di tempo da trascorrere in prigione, forse usufruiranno di indulti o sconti di pena e fra qualche anno saranno liberi.
Erika ha sempre sentito vicini il papà , la nonna, la zia, coadiuvati da educatori capaci e sensibili. Il carcere l’ha fatta maturare; adesso lasciamole vivere la sua vita , senza morbose interferenze. E ricordiamo le parole di Gesù:” Ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore convertito che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione (Lc 15,7)
Don Leonardo Zega

3 commenti:

  1. E' facile perdonare, se non si è coinvolti direttamente...
    Cara Marina io perdono tutti, ma dovesse capitare qualcosa a mio figlio...non saprei.
    Baci

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  2. Cara stella,
    dal punto di vista umano credo che sia molto difficile perdonare. Ma la visione cristiana della vita ci porta a credere che la capacità di perdonare è solo un dono dello Spirito Santo che ci fa andare oltre i nostri limiti umani.
    Grazie per il commento e un abbraccio affettuoso.

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  3. quando si ama veramente Cristo Gesù, non importa il male che abbiamo subito, le ferite che hanno lacerato i nostri cuori,;guardando alla croce non posso fare a meno di pensare a cosa Gesù ha fatto per me, per tutti noi...il perdono allora diventa un balsamo per l'anima mia , la pace che Egli mi ha donato con tale sacrificio è la pace che lascio nel cuore del mio nemico.

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