giovedì 14 maggio 2009

Il Sacramento dell'Amore

Terzo appuntamento

"L’Eucarestia al centro della mente e del cuore di Gesù"

S. Luca:” Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione” (Lc 2,15)
Perché Gesù viveva in se stesso un desiderio così ardente prima della passione?
Egli aveva detto:” Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere e sono angosciato finché non sia compiuto” (Lc 12,41).
Il battesimo cui si riferisce Gesù è la sua Passione nella quale Egli diede la prova massima del suo amore, come aveva detto:” Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
Un amore non solo di parole ma di donazione completa con il sacrificio della vita.
Un amore che doveva identificare i suoi discepoli ai quali diceva:” Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato” (Gv15,12).
Un amore di cui dava l’esempio lavando i piedi ai discepoli.
Un amore di unione tra di loro discepoli, che fossero una cosa sola come Egli lo era con il Padre.
Un amore di essi con Lui, come il grappolo è unito alla vite. Perché Egli è il “Pane di vita” e chi lo mangia ha la vita eterna.
E perché lo potessero mangiare transustanziò il pane ed il vino, con la potenza dello Spirito Santo, nella sua persona affermando “questo pane è il mio corpo offerto in sacrificio per voi” e “ questo calice è il mio sangue versato per voi e per tutti in remissione dei peccati”.
L’Eucarestia è così il nostro sigillo, il nostro stemma che ci fa vivere in mezzo agli altri quale lievito, fermento e testimoni della nuova alleanza, di un futuro nuovo ispirato alla civiltà dell’amore.

O Gesù, con l’Eucarestia Tu oggi sei particolarmente attuale e ti supplichiamo” rimani con noi perché si fa sera”.
C’è la sera della solitudine; c’è la sera della depressione; c’è la sera della violenza.
Nelle nostre strade incontriamo tante persone che si sentono dimenticate, non capite; “con il volto triste”.
Persone scoraggiate, senza speranza.
Nelle famiglie, nei rapporti sociali c’è tanta incomprensione , tanto disagio, spesso tanta violenza; tra le nazioni c’è terrorismo, in qualche parte guerra.
O Gesù abbiamo tanto bisogno di Te, della Tua persona, di Te mite ed umile di cuore.
O nostro salvatore Tu dicesti:” Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me” (Gv 12,32).
Attrai a Te le nostre menti, i nostri cuori: sii Tu il nostro affetto; sii Tu il nostro cuore, quel cuore che ti lasciasti trafiggere dalla lanciata e dal quale uscì sangue ed acqua, l’acqua della nostra purificazione, il Tuo sangue fonte della nostra piena realizzazione come tuoi figli e come fratelli tra di noi.
Consapevoli dei nostri limiti, in questo nostro tempo dominato dalla fragilità ti presentiamo la nostra preghiera chiedendo la intercessione della Tua Madre , Maria Immacolata, il primo tabernacolo dell’Eucarestia, alla quale ci affidasti nel momento supremo del sacrificio della Tua vita, al Calvario.
O Gesù in Te tutta la nostra fede, Tu sei la nostra piena speranza, Colui che ci ha amato sino alla fine.
Grazie Gesù. Con la nostra Messa quotidiana nella quale celebriamo il memoriale della Tua Passione, Morte e Resurrezione Tu sei il sole che illumina e il cuore che ci fa ardere di amore; con il tempo che passiamo in adorazione dinanzi al Tuo Tabernacolo Tu dai senso pieno alle nostre giornate, talvolta tanto monotone e infondi in noi il desiderio di trascendere le cose della terra con la certezza delle cose di lassù.
Mons. Odo Fusipecci

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