mercoledì 27 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria


28 maggio - meditazione tratta da "Maria Aurora di Speranza"

Torre di Davide

Il dono della fortezza spicca in Maria soprattutto ai piedi della croce. «Stabat mater eius», dice il Vangelo di Giovanni: la Madre di Gesù stava in piedi presso il Figlio crocifisso. Che cosa comportasse quello «stare in piedi» non è facile intuirlo in pro­fondità. La Madre, che nei momenti di esaltazione di Gesù se ne stava a distanza per istinto di discrezione, nel momento del dolore (e quale do­lore!) del Figlio si fa largo tra la folla, sfida la rabbia degli avversari e dei soldati e si fa partecipe di tutta l'abie­zione di Gesù: non sente gli insulti e le sferzate su di sé, ma su di lui, è tutta incentrata nel suo Amore. E lì rimane fissa e attonita, fuori di sé per il dolore e per l'amore: chi potrà mai misurare lo strazio di una Madre così legata al Figlio, così sensibile, di fronte alla sua creatura tanto nobile e bella, eppure così straziata, di lei Im­macolata di fronte al Figlio stesso di Dio? «Una spada ti trafiggerà l'ani­ma», le aveva profetizzato Simeone, ma chi avrebbe preveduto fino a tal punto?
Mite e forte, Maria affronta in pie­no la bufera condividendo i sentimen­ti intimi di Gesù che agonizza, ma senza essere minimamente scalfito nel suo essere Verità e Amore! Accanto a lei c'è Giovanni, ci sono le pie don­ne, ma lei è sola nel suo spasimo abis­sale di Madre.
«Chi aderisce al Signore fa un solo spirito con Lui», dice la Scrittura (1 Cor 6, 17). È il segreto della fortezza di Maria in ogni situazione.
La Fortezza, l'ardimento è l'ani­ma segreta del Vangelo: permea la fede, la speranza, l'amore, tutte le vir­tù. «Il regno dei cieli patisce violen­za, e solo i violenti lo rapiscono» (Mt 11, 12), alla scuola di Cristo, il Forte trionfatore delle potenze del male.
Al­la scuola di Maria:
La santità esemplare della Vergine muove i fedeli ad innalzare "gli occhi a Maria, la quale rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli eletti".
Si tratta di virtù solide, evangeliche:
la fede e l'accoglienza docile della Parola di Dio;
l'obbedienza generosa;
la sapienza riflessiva;
la pietà verso Dio, alacre nell'adempimento dei doveri religiosi;
riconoscente dei doni ricevuti;
offerente nel tempio
orante nella comunità apostolica
la fortezza nell'esilio
nel dolore la povertà dignitosa e fidente in Dio
la vigile premura verso il Figlio, dall'umiliazione della culla fino alla igno­minia della croce
la delicatezza previdente
la purezza verginale
il forte e casto amore sponsale.
Di queste virtù della Madre si orneranno i figli, che con tenace proposito guardano i suoi esempi, per riprodurli nella propria vita.

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