domenica 17 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria


17 maggio- meditazione di Mons. Carlo Liberati


«Prega per noi peccatori»


Dal giorno infausto della disobbedienza della donna – Eva – e dell’uomo – Adamo – nel giardino di Eden al comando dato da Dio-Creatore, siamo diventati per consanguineità tutti peccatori. È la nostra condizione ereditata e inevitabile. Ma alla brezza dello stesso giorno e già alle prime luci dell’alba, il Creatore, che non può veder naufragare il suo progetto d’amore, riaccende la speranza nel cuore dell’uomo e della donna. «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (cf Gn 3,15). Con il Messia promesso, sua Madre è implicata e coinvolta. E ciò serve ad annullare il grande castigo della tragica perdita della familiarità con Dio (Gn 3,23).
Ma perché sia espresso chiaramente l’insegnamento di una colpa ereditaria, bisognerà attendere che san Paolo, nella Lettera ai romani, metta in parallelo la solidarietà di tutti in Cristo salvatore e la solidarietà di tutti in Adamo peccatore. «Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti… Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia… per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore» (cf Rm 5,18-21).
Noi peccatori dunque salvati da Colui che ci ha riconciliati con Dio. Così è iniziata l’avventura più esaltante della storia dell’umanità. È realizzata dal Verbo per mezzo di Maria. Lei, la Madre, diventa la protettrice, l’avvocata dei peccatori. Non siamo più soli. L’antico e perenne avversario del paradiso terrestre, Satana, è avvisato per sempre. Sarà continuamente costretto a cambiare le sue sembianze, a nascondersi e a mentire in ogni modo. Ma non gli basterà. Accanto a noi e a condividere la nostra battaglia per il bene ci sarà sempre lei: la nostra Madre e modello nella fede.
Gesù, anticipando la "sua ora", cioè il dono di sé totale per noi a Cana di Galilea, ci ha dato la prova che la sua e nostra Madre è già tutta nel cuore della Chiesa che ne attende l’intercessione. Nei trent’anni della vita trascorsa con Gesù a Nazareth è entrata progressivamente nel cuore del Figlio, tanto da restarne assolutamente avvinta.
Così la Madre di Gesù diventa nostra per sempre su preciso testamento del Cristo morente, sotto la croce. Non ci abbandonerà mai più fino al termine della storia. Tutte le innumerevoli apparizioni e rivelazioni mariane sono tappe significative di questo accompagnamento di tenerezza e d’amore per tutta la Chiesa. È la risposta di Maria alla nostra incessante preghiera: «Prega per noi peccatori».
Questa accettazione-condivisione-comunione di Maria con lo Spirito di Dio Padre e del Verbo per noi, gli psicologi la chiamano "empatia". Empatia è mettersi in sintonia con l’altro. È un sentimento di profonda partecipazione interiore, che porta a vivere le esperienze come le vive l’altro, a gioire insieme, a rattristarsi per le medesime sofferenze, a vigilare e, se necessario, reagire insieme. Non c’è più nulla dell’uno che possa essere estraneo alla vita dell’altro.
Maria, fin dal momento in cui scocca la scintilla della vita nel suo ventre ed è concepito Gesù, si mette in totale sintonia con questo Figlio benedetto e cerca di coglierne i significati più reconditi. Il silenzio dei Vangeli, il loro delicato riserbo non permettono altre precisazioni, ma fanno nascere le ali, nella fede, alla tenerezza del cuore, a vedere con gli occhi del cuore e consentono ogni volo dell’anima.
Qui si trova uno dei segreti principali della personalità di Maria: il suo "saper stare con" senza dare spiegazioni. Tutto è chiaro e giustificato con la solidarietà profonda dell’amore perché ormai tutto diventa "grazia", cioè dono dello Spirito (cf E. della Trinità-M. Gobbin, Maria, aurora di speranza, Ldc 2006; foto: la prima di copertina).
Ad ognuno di noi è offerto questo modello di fede e questo aiuto-conforto: una presenza affettuosa fatta dei segni della misericordia e di ogni benedizione. Per questo invochiamo continuamente la nostra Madre nella fede e le diciamo tante volte nel giorno e nelle notti: «Prega per noi peccatori».
Preghiera
Vergine Maria, Madre della Chiesa,
la Chiesa noi ti raccomandiamo.
Ricordati di tutti i Tuoi figli;
da’ forza alle loro orazioni davanti a Dio;
mantieni solida la loro fede; fortifica la loro speranza
e aumenta la loro carità.
Al tuo Cuore Immacolato noi raccomandiamo
l’intero genere umano:
conducilo al conoscimento dell’unico
e vero salvatore, Gesù Cristo;
allontanalo dal castigo del peccato;
concedi a tutti la pace nella verità,
nella giustizia, nella libertà e nell’amore.
E fa’ che tutta la Chiesa
possa elevare al Dio delle misericordie
un inno di lode, di gioia e di riconoscenza,
perché grandi cose ha operato il Signore per tuo mezzo,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Amen.




Nessun commento:

Posta un commento