venerdì 29 maggio 2009

Verso la Pentecoste


Il quinto dono è la "Scienza"


Scienza: Dell’intelletto abbiamo detto che ci fa intuire le verità, la scienza ci da la capacità di vedere le cose come le vede Dio. Fa sì che possiamo vedere sempre tutte le creature con gli occhi della fede. Fa percepire con sensibilità viva la presenza del Creatore nelle creature e la presenza di Gesù in tutti gli uomini. E’ alla base della santità perché ci pone sempre alla presenza del Signore.
Sal 49 "L’uomo nella prosperità non comprende è come gli animali che periscono. ... Ma Dio potrà riscattarmi, mi strapperà dalla mano della morte. Se vedi un uomo arricchirsi non temere, se aumenta la gloria della sua casa. Quando muore con sé non porta nulla".
Mc 12, 38-40 Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare ...
Mc 12, 41-44 L’obolo della vedova.
Qui si rivolge il sapere umano che il dono della scienza sa cogliere e porre all’interno della scala di valori di Dio.
E’ capacità di conoscere e capire le cose e di usarle per il bene, per incamminarsi verso Dio. E’ un sapere che non può essere appreso solo sui libri ma diventa affinità con la materia, diventa vita.
In una cultura sempre più laica e atea che vuol escludere Dio perché di lui non ci sono prove scientifiche, la scienza si rilancia come strumento di cammino verso Dio, dando la capacità alla conoscenza umana di fare il salto verso l’assoluto e accettare quello che non possiamo comprendere. E’ quindi strettamente collegata con la Fede. Fa capire la limitatezza del sapere umano. E’ il dono dei filosofi cristiani, ma, più in generale di tutte le scuole cristiane.
Frutti della scienza sono ammirazione, stupore e riflessione.

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