domenica 31 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria

31 maggio - meditazione tratta da "Maria Aurora di speranza"

Regina del Cielo e della Terra
l. Maria è onorata e invocata come Regina: Regina degli Angeli, dei Pa­triarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei Vergini, di tutti i Santi, della Chiesa. Si tratta del fiore della creazione, che nella gloria del Paradiso riverbera gli splendori della divina Trinità e dell'Umanità di Cri­sto, il gran Re dell'universo.
Il Paradiso è il luogo della nobiltà, della bellezza, dell'amore: trasverbe­rati alla luce divina, gli spiriti celesti sono confermati nella grazia di Dio, al punto che il peccato anche veniale non ha più presa su di loro. Sono esseri di luce che sprigionano dall'in­timo l'amore perfetto. Non ci sono più motivi di screzio o di fragilità nel Paradiso, non ci sono gelosie: la com­pagnia degli abitatori del Cielo è deliziosissima, sia per la bellezza dei loro volti, sia per la nobiltà finissima dei loro sentimenti. Il Paradiso è il luogo della Verità e dell'Amore, che costituisce l'atmosfera in cui vivono gli spiriti e i corpi glorificati.
Orbene, in questo mondo luminoso Maria è la Regina. È colei che dà il tono, che affascina più di ogni altra creatura, che diffonde nobiltà e ama­bilità e bellezza al di sopra degli stessi Angeli.
2. Essa è Regina per lo splendore della grazia che si sprigiona dal suo essere Madre di Dio. Dio la riveste della sua luce al di sopra di ogni altra creatura.
- Essa è Regina per il suo cuore regale. Regine si nasce, non si diventa. La nobiltà regale si alimenta di una tradizione di abitudini aristocratiche, affinate dall'esercizio del governo. Ci furono epoche in cui la santità della
Chiesa si esprimeva nella regalità: Luigi IX re di Francia, Edoardo, En­rico, Stefano, Ferdinando, Elisabetta, Elena, Luisa, Clotilde e tanti altri re e regine e principesse risplendono nel­la Chiesa per la loro dedizione eroica al benessere delle popolazioni loro af­fidate. Questa finezza regale nei con­fronti dei sudditi risplende soprattut­to in Maria. Essa portava nel sangue le abitudini aristocratiche della stir­pe di Davide, di cui era lontana discen­dente; ma la nobiltà regale le veniva soprattutto dalla sua origine imma­colata e dalla dotazione di grazia con­giunta con la vocazione di Madre di Dio. La regalità del cuore condensava in sé il cumulo delle attitudini e dei doni del suo essere Madre del Re del Cielo e della Terra.
- Essa è Regina per l'esercizio in­cessante delle attitudini regali nei con­fronti dei suoi figli. Come Regina del­la Chiesa, essa si fa presente nei mo­menti più travagliosi a dare forza e sicurezza: si pensi ai numerosi inter­venti di Maria in quest'epoca di pro­fonde rivoluzioni (Lourdes, Fatima, ecc.). E si fa presente ai singoli suoi figli che a lei si rivolgono con fidu­cia per ottenere ogni genere di grazie.
- La sua Regalità infine si mani­festa nella particolare impronta di fi­nezza spirituale, di signorilità del cuo­re che caratterizza i suoi veri devoti. Insieme con Gesù, Maria è la forza elevante di questa umanità che geme sotto il peso del peccato: il suo pas­saggio risveglia e rianima gli impulsi spirituali che spingono l'uomo a rea­lizzare l'originaria vocazione di esseri creati a «immagine e somiglianza di Dio».

Nessun commento:

Posta un commento