sabato 9 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria

10 maggio-meditazione presa dal sito di Marco Campoli

UNA MAMMA COME MARIA!


Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Luca 1,38)


Veneriamola. E’ la madre di Gesù, la Madre di Dio. Nessuna creatura è più grande di Maria. Regina degli Angeli, degli Apostoli, di tutti i Santi, raffigurata nell’arca incorruttibile, nel roveto dell’Oreb, nella nube del Carmelo, nella scala di Giacobbe, in Giuditta e in Ester. Tutta la storia cristiana è piena delle sue lodi e dei suoi santuari.

Amiamola. Nessuna mamma terrena ama il suo bimbo come Maria ama ciascuna di noi. Nulla è caro a una mamma come il ricambio d’affetto dei suoi figli. Chi ama la Madonna sempre la ricorda e parla di lei, ne propaga la devozione, ne distingue le feste, ne onora le immagini e le medaglie.

Imitiamola. In Nazareth l’Arcangelo salutò la Vergine: piena di grazia, unita al Signore, benedetta fra le donne. Noi pure dobbiamo vivere con la mente piena di Dio, sempre a lui congiunti con la fede e l’amore, per essere da tutti benedetti, come Maria.
S. Bernardetta vide l’Immacolata in Lourdes orante e biancovestita, con una fonte e un roseto ai piedi, simboli del suo materno amore. Anche noi dobbiamo essere pii, puri e caritatevoli.

Invochiamola. Maria è mediatrice di ogni grazia. La sua intercessione è onnipotente. Nessuno l’ha mai invocata senza essere stato esaudito. A chi combatte, essa è sicurezza di vittoria. All’anima addolorata è conforto. Al bimbo è sorriso d’innocenza. Al giovane è ispirazione di nobili ideali. Al morente è porta del Paradiso.


Preghiera!
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,

affidiamo a Te la causa della vita:

guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi

cui viene impedito di nascere,

di poveri cui è reso difficile vivere,

di uomini e donne vittime di disumana violenza,

di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.

Fà che quanti credono nel tuo Figlio

sappiano annunciare con franchezza e amore

agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.

Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,

la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza

e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa,

per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà,

la civiltà della verità e dell'amore

a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

Giovanni Paolo II

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