venerdì 15 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria

15 maggio-meditazione di Giuseppe Daminelli

"Maria, la contemplativa"

I poveri sono i veri contemplativi

Maria segue silenziosamente il cammino redentore e apostolico di Gesù. Quante ore di contemplazione dall’annunciazione alla Croce, dalla Croce alla Pentecoste, dalla Pentecoste alla gloriosa assunzione al Cielo! Tutto questo è riassunto nella semplice beatitudine pronunciata da Gesù a proposito di Maria: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!" (Lc 11, 27).
La vita della Vergine è stata essenzialmente contemplativa. E il frutto della sua serena e profonda contemplazione è il Magnificat, che ci svela il segreto della sua preghiera: un canto di gioia e di gratitudine alla fedeltà del Padre che opera meraviglie nei poveri.
Soltanto a partire dalla povertà di Maria si può pregare e contemplare così. Perché soltanto i poveri sono veramente contemplativi, così come soltanto i contemplativi possono comprendere veramente i poveri. C’è una connessione molto stretta tra povertà, contemplazione e speranza. Forse per questo gli autentici profeti della speranza, quelli di cui il mondo oggi ha tanto bisogno, sono sempre persone povere e profondamente contemplative.
La contemplazione di Maria è fatta di Parola, di Croce, di Spirito Santo. Ogni vita contemplativa, nella Chiesa, nasce essenzialmente da una parola che lo Spirito genera nel cuore dell’uomo e fa maturare nella fecondità pasquale della Croce. Per questo una vita contemplativa autentica ha bisogno di tanto deserto, di tanta solitudine feconda nello Spirito, di tanta gioia di una vera penitenza.
È nota l’affermazione del Cardinal Newman: il Rosario è il ‘Credo’ che diventa preghiera. Più che una definizione vera e propria, è un’intuizione che però coglie il senso più autentico, più originale e originario di questa devozione.
Sotto lo scorrere delle Ave Maria passano in una luce viva di racconto e insieme di visione contemplativa le grandi verità della fede.
Il rinnovamento della vita contemplativa esige una penetrazione più profonda e sapienziale della Parola di Dio, una vera ricerca del deserto come luogo di presenza, di pienezza e di incontro, un’aspirazione serena alla conversione e alla penitenza, alla morte e alla croce, alla gioia e alla speranza della risurrezione.

Maria, madre di Gesù,
dammi il tuo cuore,
così bello,
così puro,
così immacolato,
così pieno d'amore e umiltà:
rendimi capace di ricevere Gesù
nel pane della vita,
amarlo come lo amasti
e servirlo sotto le povere spoglie
del più povero tra i poveri.
Amen
Madre Teresa di Calcutta

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