lunedì 4 maggio 2009

Il mese di Maria




Un mese in compagnia di Maria


4 maggio- meditazione di David Maria Turoldo

L’obbediente

La Parola non finisce mai di prendere carne, di farsi storia: la nostra storia.
La Vergine-Madre è l’esemplare di come credere e accogliere il Vangelo.
Ella ci tramanda tre insegnamenti come assolutamente necessari perché anche in noi si realizzi l’evento: la disponibilità, l’ascolto, l’obbedienza.

La fanciulla era come l’anima della creazione in attesa; come la terra nella divina estasi dell’alba che si abbandona all’irradiarsi dolcissimo della luce; poi si sprigiona il canto, la vita. Così appunto la Vergine, appena fecondata, si mette in via e canta. Sarà suo il primo cantico dell’avventura cristiana, il canto della rivelazione divina, della nuova storia del mondo; quella per cui tutti i poveri continuano a sperare e a battersi: affinché ogni cosa continui ad avverarsi. E Lui viene ancora. Se, naturalmente, ci disponiamo alla sua discesa. Che non si avveri, invece, la storia antica:” Egli è venuto, ma i suoi non l’hanno accolto”.
Tutta la storia della salvezza inizia con la chiamata di Adamo, e di Abramo, e di Mosè, e di Samuele, della fanciulla e di tutti i santi, da parte di Dio; e, naturalmente, con la loro risposta:”Eccomi, eccomi, parla, Signore”.
Ma per rispondere così, bisogna prima ascoltare. Essere e tenersi da sempre in ascolto. Lasciare che la Parola ti mormori dentro, ti risuoni silenziosa. E tu sempre a ruminarla, meditare in cuor suo, come un’ape che distilla il miele nell’arnia; tu sempre attento, vigilante; con i sensi lavati, con l’udito del cuore giorno e notte aperto alle segrete confidenze.
Un ascolto che chiede un alto silenzio, un amato e dolcissimo silenzio. Perché Dio non è nel frastuono e neppure nel terremoto. Dio non è nel fracasso delle Piazze, ma è nel “rabbrividente silenzio”, nell’alito leggero che accarezza le messi dell’alba. Era così il sussurro del tuo angelo all’annunciazione, o Maria? Il silenzio dell’innamorato che avverte i passi dell’amato, pronto-pur se4mpre timoroso- all’incontro!
La nostra è la religione dell’ascolto. La Vergine è la creazione in ascolto. La Chiesa non può essere Chiesa senza l’ascolto!
Subito, saputo come doveva comportarsi, ecco che sgorga immediato il consenso: una risposta che fa vibrare i cieli:” Ecco la serva del Signore; si faccia di me…”.
Serva: non regina, non principessa, non altezzosa e superba signora, ma serva. Vita che ritorna ad essere servizio divino. La norma della nuova civiltà. Veramente serva dei poveri, degli umili. La madre che va subito a servire, portando sulle strade del mondo il suo frutto di salvezza. E però serva del Signore, e di nessun altro. E si faccia di lei tutto secondo la parola del Signore. Non di altri. Questa la vera obbedienza. Allora è come se la creazione ricominciasse da capo.
David Maria Turoldo

Preghiera
La tua prima parola


La tua prima parola, Maria,
ti chiediamo d’accogliere in cuore:
che sia possibile ancora
concepire pur noi il suo Verbo.

“Non chiedete mai segni o ragioni,
solamente credete ed amate:
il suo Spirito scenda su di voi
e sarete voi stessi sua carne”.

Te beata perché hai creduto,
così in te ha potuto incerarsi
la parola vivente del Padre,
benedetta dimora di Dio.

A te Padre a te Figlio a te Spirito
grazie e gloria d’aver donato
questa madre alla terra intera,
la speranza di tutti i viventi.

David Maria Turoldo

Nessun commento:

Posta un commento