martedì 5 maggio 2009

Pregare


Dio Signore del silenzio

La preghiera è il mezzo più spontaneo ed efficace a disposizione dell'uomo per rivolgersi a Dio.

“Pregare vuol dire innalzare la propria mente e il proprio cuore a Dio..”, scrive San Giovanni Bosco,“vuol dire parlare con Lui con il nostro pensiero e con le nostre parole. Perciò, ogni pensiero a Dio, ogni sguardo, ogni parola rivolta a Lui con affetto, è pregare”.
Ma quanto è importante, oggi, la preghiera nella nostra società che sembra vivere di corsa, così spesso accusata di indifferenza e superficialità? Scriveva il grande profeta Ghandi:” Cominciai senza credere in Dio e nella preghiera e fino a una certa epoca non sentii nulla che somigliasse a un vuoto nella vita... Ma poi capii che, come il cibo è indispensabile al corpo, così la preghiera è indispensabile all’anima..”.
E’ quindi la preghiera che può dare la gioia e la serenità nel difficile cammino terreno, e chi la conosce e ne apprezza il valore si accorge che nella preghiera stessa c’è qualcosa di grandioso e d’infinito che permette, senza giri di parole, di porsi sulla lunghezza d’onda di Dio.

A quali condizioni?
Affinchè la preghiera trovi la più completa realizzazione, è però opportuno che essa scaturisca dal silenzio interiore, dalla fede e dall’amore. Dice fratel Roger Schultz, della comunità di Taizè:” Il silenzio è un tesoro da salvaguardare. Occorre sapersi fermare, fermare il movimento frenetico della nostra vita.. Restare in silenzio alla presenza di Dio; anche quando pare che non succeda niente, ci dà la capacità di maturare sia le piccole scelte di ogni giorno, sia i grandi orientamenti che coinvolgono tutta l’esistenza.. La preghiera chiede di ritornare sempre a ciò che è essenziale, al dialogo interiore, abbandonando ciò che può distrarci”.

Si comprende cos’è la preghiera soltanto pregando.

Il tempo passa e ripassa, ma per un momento fermo il tempo.

E attendo che venga tu, Signore.

Ho corso, parlato, lavorato, aiutato, giocato, pianto e il tempo è passato.

Il tempo passa e ripassa, ma per un momento fermo il tempo.

E attendo che venga tu, Signore.

La mia giornata è un mosaico, sparpagliato in mille pezzi.

Ho fermato tutto per tutto riunire.

Ho chiuso la mia bocca e le mie parole riposano.

Ho ordinato i miei utensili e riposto i miei libri.

I miei pensieri sono liberi e le mie mani distese.

Mi siedo e sono pronto ad ascoltare.

Il tempo passa e ripassa, ma per un momento fermo il tempo.

Tu Signore sei lì.

Mi aspetti.

Mi siedo e ti consacro il mio tempo
(Charles Singer)

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