mercoledì 6 maggio 2009

Il mese di Maria


Un mese in compagnia di Maria


6 maggio
meditazione di don Primo Mazzolari

Maria Sposa di Giuseppe

“ Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come l’angelo del signore gli aveva ordinato…”
“Egli si alzò, prese il bambino e sua Madre ed entrò nella terra d’Israele…” (Mt 1,24; 2,21).
Le grandi vocazioni richiedono grandi fedeltà. Se la provvidenza ha scelto un operaio a custode del suo Cristo, vuol dire che essa ha scoperto nel falegname di Nazareth la forma di ascoltare e di fare la Parola.

Dio parla al suo servo Giuseppe. Gli parla a Nazareth, quando lo impegna a custodire il mistero del divino concepimento di Maria Vergine; a Betlemme, per comandargli di salvare il bambino con l’esilio; in Egitto, per restituirlo al paese d’Israele.
Ma gli Angeli, incaricati di portare i celesti messaggi, non lo visitano che nel sonno, quando né gli occhi lo vedono, né le orecchie odono…
Dio parla come vuole e quando vuole; e le sue parole possono essere portate da chiunque: dagli angeli e dalle nuvole, dal profeta e dall’asina di Baal. Ogni creatura gli serve, fu creata appunto per rendere testimonianza.
Uomo di religione è colui che si dispone a leggere con fedeltà e prontezza la parola di Dio incisa o comunque pronunciata e che muove i suoi passi secondo una presenza che si dichiara senza svelarsi.
Ogni cosa è ordinata al nostro insegnamento e alla nostra illuminazione: e se sono folli coloro che camminano sconsideratamente dietro voci che non sanno donde vengono e come vengono, non danno prova di molta saggezza neanche quelli che le respingono senza provarle, quasi avessimo tanta chiarezza sul nostro cammino da buttar via le luci più tenui e più brevi.
Per condurre il suo popolo, il Signore si serve di una colonna di fumo e di una colonna di fuoco; parla sul Sinai tra lampi e tuoni, e nel roveto ardente; si serve di un ginepro e di una balena, di angeli che parlano in sogno e a viso aperto.
Da chi, se non da Dio, poteva venire a Giuseppe una parola che, pur rimanendo oscura, gli placava il cuore roso dal dubbio? Da chi, se non da Dio, l’ordine di levarsi subito e di prendere il Fanciullo e la Madre e fuggire in Egitto?
Ai sogni che ci suggeriscono obbedienze costose e fedeltà ancora più costose, si può credere senza cessare di essere ragionevoli. Alle voci che non rispondono alle nostre inclinazioni e comodità, ma queste e quelle atrocemente mortificano, si può credere illimitatamente, perché qualcuno ci ha parlato, anche nel sogno.
Il signore, che non vuole forzare la mano a nessuno con luci troppo forti e voci troppo distinte, si serve di mezzi, ove la sua bontà lascia un sufficiente margine all’esercizio della nostra fedeltà. Non è un piccolo dono che dio ci faccia suoi collaboratori, e che l’obbedirgli assomigli alla conquista di un piccolo regno: non fu detto che servire a Dio è regnare?
Don Primo Mazzolari

Preghiera
A S.Giuseppe
S. Giuseppe sposo dolcissimo di Maria,
Padre putativo di Gesù della divina provvidenza,
custode della S.Chiesa,
a te ricorriamo per essere rivestiti delle tue virtù:
della tua fede, della tua umiltà,
della tua obbedienza, della tua pazienza,
del tuo silenzio adorante e del tuo spirito di abbandono.
Difendici da tutti gli assalti del maligno
e provvedi alle nostre necessità spirituali e materiali
affinchè possiamo cercare unicamente il Regno di Dio
e servire al trionfo del Cuore Immacolato di Maria, tua SS. sposa.
S. Giuseppe: prega per noi.

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