martedì 19 maggio 2009

Il mese di Maria

Un mese in compagnia di Maria

19 maggio - meditazione tratta da "Maria aurora di speranza

«Ecco tua madre»

1. Nel momento di lasciare il mon­do, Gesù affida a Giovanni e alla Chiesa il dono più grande che gli ri­maneva sulla terra: la sua Mamma. Giovanni la prese con sé, e da quel momento la sua vita si arricchiva di nuovo significato. Maria gli è presente come Madre affettuosa e come guida spirituale che lo avvia a una compren­sione piena del mistero di Cristo. Gli è vicina come interprete qualificata della fede, ed è ragionevole pensare che le intuizioni così profonde del di­scepolo prediletto sul mistero di Cri­sto siano maturate nella familiarità con la Madre di Gesù.
2. Maria è data come Madre a ciascuno di noi. Che cos'è una ma­dre? È la personificazione più elevata dell'amore umano. La madre ha una innata propensione a trasfigurare il figlio, a vederlo nella luce più ideale, e questa stima costituisce la piatta­forma più incoraggiante per lo svilup­po di un uomo. Una madre non giu­dica, ma intuisce, e questo intuito che va al di là di ogni manchevolezza sti­mola nel figlio le energie migliori. Nessuna ingratitudine del figlio riesce ad estinguere la sua dedizione, e que­sta sicurezza di poter contare nella fiducia della madre costituisce la più solida piattaforma per il ricupero mo­rale di un uomo degenerato. La ge­nialità di una madre è un amore senza confini. «Il figlio è la sua legge, in esso si perde e si conclude» (Le Fort).
Se è vero che «il bimbo, nascendo, non le lacera solo il grembo ma anche il cuore e lo dilata aprendolo verso tutto ciò che è debole e piccolo» (Le Fort), il giorno in cui Maria è diven­tata Madre della Chiesa il suo cuore si è dilatato per grazia divina a tutte le debolezze e miserie del mondo, e Maria è diventata l'espressione più convincente della misericordia divina.
3. La mediazione materna e dolcis­sima di Maria, si esplica soprattutto nel «formare il Cristo in noi», nel conformarci profondamente a Gesù Ve­rità e Amore.
È un cammino da Lei percorso fino all'estremo limite di somiglianza con il Figlio, di compartecipazione al mi­stero di Lui, Figlio di Dio e Figlio dell'Uomo, il più squisito e il più umano di tutti gli uomini. Tutta la sua esperienza spirituale è stata una preparazione ad essere per noi Maestra di vita foggiata secondo il Cuore di Cristo.
La mediazione materna di Maria si concretezza nell'intercessione, me­diante la quale essa ci ottiene le gra­zie di cui abbiamo bisogno per cre­scere secondo lo Spirito di Gesù; nel­l'esempio che ci offre con il suo com­portamento pienamente conforme al Cuore di Cristo; negli stimoli spiri­tuali con cui dolcemente ma anche con vigore ci richiama all'esercizio delle virtù cristiane, come l'umiltà e la mitezza («Imparate da me che so­no mite ed umile di cuore»), la pa­zienza e l'ardimento, il dominio di sé e la signorilità del cuore, la fede e la speranza, e soprattutto l'amore, che è sintesi e perfezione di tutte le virtù.
Come pensare, infine, che la Madre non intervenga a salvare dai pericoli le persone a Lei consacrate con par­ticolare affetto e ad assisterle nell'ora suprema per portarle con sé in para­diso?
Dal Salmo 66
Dio abbia pietà di me e mi benedica per Intercessione della sua Madre.
Abbi pietà,o Madre, e prega per me cambia in santa letizia la mia tristezza.
Risplendi, o Stella del mare, Vergine fulgidissima, inondami di luce.
Estingui le passioni dei mio cuore, rasserenami con la tua grazia.
Mi protegga sempre II tuo aiuto; la tua presenza con­forti la mia morte.

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