mercoledì 4 marzo 2009

Le tentazioni di Gesù

Il racconto delle tentazioni è posto all'inizio della vita pubblica di Gesù ma questo ci vuol dire che la tentazione è stata continua: la vita di Gesù è stata costantemente messa alla prova.
Nei vangeli di Matteo e Luca (Marco ne parla solo al cap.1,12-13) le tentazioni sono state riassunte in tre ma, in realtà, la tentazione è una sola, la stessa di Adamo ed Eva nel giardino (Gen. 3): il peccato originale, principale da cui ha origine ogni altro peccato, il peccato fondamentale.
Il comandamento fondamentale è AMERAI IL SIGNORE DIO TUO CON TUTTO IL CUORE, CON TUTTA L'ANIMA, CON TUTTA LA MENTE;
Il peccato principale è MA SARA' VERO CHE DIO TI AMA?
Partiamo dal libro della Genesi al Cap. 2,7-9:"Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente..."
Qui la Sacra Scrittura ci presenta l'uomo fatto dalla polvere che riceve il soffio di Dio: l'uomo è una realtà fragile ma che ha un rapporto con Qualcuno che è oltre; la polvere è animata dal momento che c'è il soffio di Dio e quel soffio è PRESENZA STESSA DI DIO.
L'uomo ha valore, ha senso, nella misura in cui è in RELAZIONE CON DIO e se è in relazione con Dio è anche in ASCOLTO DELLA SUA PAROLA e CERCA DI VIVERLA.
In questo rapporto con Dio, l'uomo ha una sua fragilità e in questa fragilità si innesca una realtà che sembra essere al di fuori dell'uomo e che in qualche modo lo suggestiona: il serpente o diabolus (asatan come verrà chiamato più tardi nella Bibbia) si inserisce nel pensiero dell'uomo e gli crea questa suggestione che dice: la tua realtà non può dipendere da Dio perchè se dipende da Dio tu allora sei uno schiavo ma se riesci a liberarti da questo Dio, tu stesso diventi Dio. (l'uomo si gestisce la vita da solo, diventa idolatra). Ma dopo l'autonomia che cerca, l'uomo si accorge di essere nudo, si accorge di essere solo polvere, una nullità. (Gen.3,10)
Gesù è un UOMO che anche Lui ha ricevuto il soffio di Dio, lo Spirito di Dio e anche a Lui viene questa suggestione, anche a Lui viene offerto un dialogo come nel capitolo terzo della genesi, come sul monte Sinai, come Elia, come Israele...
Prima tentazione: Gesù si trova nella fame
Dopo quaranta giorni e quaranta notti di digiuno il diavolo dice a Gesù:"Se sei il Figlio di Dio, dì a questi sassi che diventino pane". Ma egli rispose:" Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". (Mt. 4,3-4)
La tentazione è: perchè devi soffrire, fai il miracolo e fa che queste pietre diventino pane.
la risposta che dà Gesù significa che l'uomo deve rimanere fedele all'amore di Dio.
Il riferimento è alla stessa tentazione che ha colto Israele nel viaggio lungo il deserto (esodo 16, la manna) quando mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Per la Bibbia MORMORARE si intende il parlare contro, che significa mancanza di fede (in Dio) di fronte ad una situazione. Nel viaggio della vita alcune volte, la fede, sembra un impedimento a realizzarsi e allora forse è meglio rimanere nella schiavitù e la tentazione è: ma perchè ti devi mettere in viaggio? Perchè devi credere? Mangia e bevi e come va, va.
I quaranta giorni di Gesù nel deserto rappresentano il viaggio del popolo di Israele dall'Egitto verso la terra promessa che passa per il deserto. Questo viaggio , rappresenta anche tutta la vita di ogni uomo che si trova a dover superare dei test, delle tentazioni: il deserto, luogo inospitale e faticoso da vivere, è una prova per sapere quello che si ha nel cuore, per sapere se si ama Dio. Gesù non è da solo nel deserto ma c'è lo Spirito di Dio che lo conduce (ricevuto nel battesimo) e anche noi non siamo soli.
Vivere la vita per ESSERE è più importante che vivere la vita per mangiare.
Seconda tentazione: il diavolo invita Gesù a gettarsi da pinnacolo del tempio.(Mt.4,5-7)
Il diavolo cita le scritture :"Ai suoi Angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani..."
Gesù risponde che non si deve mettere alla prova Dio con azioni strane.
Terza tentazione: il diavolo porta Gesù su un momte altissimo e gli mostra tutti i regni del mondo dicendo:" Tutto questo sarà Tuo se, prostrandoti, mi adorerai"(Mt.5,8-10).
Qui, forse, c'è un richiamo a Dt. 34 quando Dio fa salire Mosè sul monte Mebo per vedere la Terra Promessa.
La risposta di Gesù è: "Il Signore, Dio tuo, adorerai e a Lui solo renderai culto".
Il riferimento è a Esodo 23,24-32.
Israele si è trovato di fronte a moltissime prove (idolatrie) e molte volte è caduto. Gesù, nuovo Mosè, nuovo Israele supera queste prove mediante l'abbandono alla volontà di Dio e l'obbedienza alla Sua Parola.
"Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano". (Mt 5,11)
Qui il riferimento è alla vita di Adamo dove si dice che gli angeli lo contestano, ma lo contemplano perchè è opera di Dio. Il riferimento è anche Esodo 33,2 dove si dice che il viaggio di Israele è accompagnato da un angelo, dagli angeli: l'angelo indica la Presenza di Dio.
Gesù, avendo superato tutte le tentazioni è l'Uomo secondo il progetto di Dio e gli angeli lo servono: Egli è l'UOMO NUOVO, è la CREATURA PERFETTA.
Alla fine del racconto delle tentazioni solo l'evangelista Luca dice che esaurite tutte le tentazioni il diavolo lo lasciò per tornare a tempo stabilito: LA CROCE, la tentazione più forte di tutte.
Marina

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