lunedì 30 marzo 2009

Le scelte che si fanno

Io per Pasqua scelgo Gesù.

Le scelte che si fanno, spesso influenzano tutta la vita, come la moglie, la casa, la suocera…
Gli uomini in tutte le loro scelte per le cose materiali, cercano sempre di preferire le cose più belle: la Miss più bella, la macchina più lussuosa, la casa più grande…
Mentre stranamente per le cose spirituali non scelgono affatto, o lasciano che altri scelgono per loro, come un lavaggio di cervello. Raramente si sceglie la parte migliore: Gesù.

Nei versi biblici di Giovanni da 18:37 a 19:16, troviamo la prima scelta che fecero gli uomini: Barabba invece di Gesù.
"Non si è liberi di scegliere!?" sentiamo spesso esclamare dalla gente. Il problema è che le conseguenze delle scelte in campo spirituale non si vedono immediatamente.
Al limite rispondono che all'inferno si starà caldi, non si soffrirà il freddo, si giocherà a carte e vi saranno le donne più belle.
In questo testo troviamo Pilato che, nelle vesti di giudice, per ben tre volte dichiara l'innocenza di Gesù: "Io non trovo colpa in Lui". Barabba invece era stato dichiarato colpevole, era un ladro e un omicida. Ma il popolo lo scelse lo stesso.
Di Gesù sta scritto che andava attorno, attorno facendo del bene, guariva gli ammalati, sfamava i poveri, annunziava la Buona Novella. Barabba invece, rubava e uccideva, eppure fu scelto al posto del Santo.
Perché questa assurdità? Perché la luce splende nelle tenebre (Giovanni 1:5). Alla luce della santità di Dio gli uomini sono riprovati, in compagnia di Barabba invece stanno bene. Barabba vuol dire: figlio di un padre.
Quindi gli uomini scelsero il figlio di un padre umano al posto del Figlio di Dio.

Il giudice Pilato dopo aver costatato che Gesù era senza colpa, in contraddizione con se stesso e con la giustizia che rappresenta, sceglie di fare flagellare Gesù. Dopo la flagellazione, la corona di spine, lo scherno, gli schiaffi e gli sputi, Pilato esclama: "Ecco l'uomo!", facendolo condurre fuori. Forse voleva dire: "É questo l’uomo che dovete scegliere, non Barabba!"
Lì vi erano migliaia di uomini che gridavano: "crocifiggilo, crocifiggilo!", e anche i soldati romani, uomini forti e armati di tutto punto e Pilato stesso, la più alta autorità.
Gesù veniva curvo, sofferente, con la corona di spine, non sembrava più un uomo. Eppure lì in mezzo, Pilato sotto l'ispirazione divina, indicò un solo uomo:Gesù. Se Gesù era l'uomo, gli altri cosa erano?
Il modello di uomo secondo la cultura umana sono gli uomini di grido, di successo, quelli che non perdono mai. Il modello di uomo secondo Dio invece è Gesù. Il Suo carattere rispecchia pienamente il frutto dello Spirito Santo, "amore, gioia, pace..." (Galati 5:22). I frutti della carne, "fornicazioni, idolatria, stregonerie.."(Galati 5:19-21) degradano l'uomo. La sua dignità e lo scopo per cui è stato creato si perdono.
Facendo flagellare Gesù Pilato sperava che alla vista di un uomo sofferente come infatti appariva, avrebbe impietosito il popolo e Lo avrebbe scelto. Ma il popolo senza pietà Lo scelse per la croce.

Qual'era la colpa di Gesù? Dichiarava di essere il Figlio di Dio. In che consiste questa colpa? Se io dico: "sono uno dei figli di Dio", tutto rimane nella normalità. Ma dire, sono il Figlio di Dio, equivale a dire: "Io sono Dio" (Giovanni 5:18; 10:33). Ed è chiaro che Pilato dopo questa affermazione avesse più paura, ed era ancora più preoccupato che Gesù non gli rivolgeva più la parola.
Gesù aveva parlato e non era stato ascoltato, ma poi arriva il momento in cui non parla più. Quando Gesù non parla più, la tragedia umana si compie. La tradizione riferisce che Pilato, esiliato in Gallia, muore suicida.
E qui arriviamo alla seconda scelta degli uomini: dovevano scegliere tra un Re divino e uno umano. Il re umano e pagano, Cesare, faceva pagare tasse salate al popolo, lo teneva schiavo, rubava le sue cose più belle, alla fine distrusse il suo tempio e lo disperse per il mondo. Nonostante tutto scelsero Cesare al posto del Re del cielo che portava amore, pace, liberazione e vita eterna.

In questo pezzo di storia del Salvatore troviamo una terza scelta assurda degli uomini.
Quale è? Negli evangeli ci viene descritto che gli scribi e i farisei con le loro menzogne, convinsero e incitarono la folla a scegliere Barabba. Hanno scelto la menzogna invece della verità.
Allora Pilato volendo soddisfare la folla liberò Barabba e lavandosi le mani abbandonò Gesù alla loro volontà perché fosse crocifisso, e il popolo disse: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
Ancora oggi dopo 2000 anni costatiamo la cruda realtà di questa triste affermazione del popolo ebreo. Ancora ieri su tutti i Tg del mondo si è visto per terra tanto sangue ebreo.
Alla fine, considerando l'insieme, possiamo dire che il dolore più grande per Gesù, non fu la flagellazione, i chiodi… ma il rifiuto di Lui.
Tutto quanto, però, sappiamo che non gli è sfuggito di mano, poiché Egli è sovrano. Egli volontariamente si diede per il nostro riscatto, e c’è ancora posto al calvario per trovare salvezza, gioia e vita eterna. Scegli Gesù, la vita e vivi.

nikscorsone.maranath@libero.it


1 commento:

  1. Bellissime parole e soprattutto molto giuste. Io penso che ancora oggi noi gridiamo "Crocifiggilo, crocifiggilo" e sono sicuro che se l'uomo si trovasse di nuovo nella stessa situazione, non esiterebbe a salvare barabba e a condannare Gesù. Proprio perchè l'uomo preferisce il male al bene e le tenebre alla luce. Gesù è Verità e la Verità fa male.

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