mercoledì 1 settembre 2010

Perché ci conviene stare con Cristo

Dall'editoriale samizdatOnline

Gheddafi show.
“La democrazia è soltanto il treno sul quale saliamo fino a quando saremo arrivati all’obiettivo. Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, le cupole i nostri elmi e i credenti i nostri soldati.” (Erdogan)

“Non abbiamo bisogno di spade o di bombe per diffondere l’Islam, per­ché abbiamo già 50 milioni di musulmani che, tra una decina di anni, trasformeranno l’Europa in un continente musulmano.” (Gheddafi)

… che differenza c’è? SamizdatOnLine

G'he ddafà

Quanto è giusto dare spazio a Gheddafi che dà spettacolo per i suoi fini? Considerarlo, riprendere il suo gesto?
E' "giusto" lasciarglielo fare?
Possiamo pensare che la sua provocazione si sarebbe dovuta stroncare. Si sarebbe dovuta impedire. Ma su che basi? Viviamo in uno stato di libertà conclamata. Ciò che permette quella libertà è quella stessa storia a cui, secondo il leader libico, dovremmo rinunciare.
Perché è la stessa storia del crocefisso: possiamo innalzare baluardi e steccati, ma se non è vero niente, se tutto è uguale, allora è tutto un abbaiare a vuoto, il difendere un nulla.
Sotto sotto lo sappiamo, lo vediamo che dove quella croce non c'è manca anche la libertà; ma o usiamo la libertà per aderire alla croce oppure per rinunciarvi, e quindi rinunciare anche alla libertà. E il fatto che quella frase sul futuro dell'Europa sia andata via così indica che mancano le persone che potrebbero impedirle di realizzarsi.
Posso scandalizzarmi che si trovino duecento ragazze che per soldi accettino di sorbirsi un sermoncino.
Poi mi pongo al loro posto e mi dico: cosa farei? Sputare su ottanta, cento euro? Per che cosa, per difendere ciò a cui in fondo non credo, ciò che magari mi fa schifo, che mi hanno insegnato essere oppio dei popoli e inutile superstizione? La scelta tra Dio e i soldi, quando il primo è solo un'idea e non un fatto, è facile.
Quello che personalmente mi dispiace è che nessuno dica perché ci convenga tenere Cristo. E, soprattutto, nessuno l'abbia detto a Gheddafi.

Berlicche socio di SamizdatOnLine

Personalmente, vorrei provare a dire perchè ci convinga  tenere Cristo...
Inizio con una precisazione: quello che sto per dire non è il frutto di nozioni che ho appreso o studi teologici che ho fatto né ricordi del catechismo, ma è il frutto dell'esperienza che il Signore Gesù mi ha portata a fare di Lui. Ma cosa significa fare esperienza del Signore? Significa conoscere intimamente la Sua Persona attraverso gli eventi della vita in cui Egli stesso si manifesta, si rende presente con segni concreti che ci fanno toccare con mano la grandezza del Suo amore. Ma questa conoscenza è possibile soltanto se è desiderata e  se nel profondo del proprio cuore c'è sete di Dio. Il Vangelo di Luca ci parla di Zaccheo che desiderava tanto vedere Gesù perchè ne  aveva tanto sentito parlare e ci dice anche che è stato Gesù stesso, che conosceva i suoi desideri,  a farsi incontrare da lui e la sua vita è cambiata...Il Vangelo di Giovanni ci parla della Samaritana che incontrando Gesù al pozzo di Giacobbe ha cambiato stile di vita...così è stato per l'adultera, per la Maddalena , così è stato per il cieco nato che ha recuperato la vista, per i tanti storpi guariti...così è stato per san Paolo sulla via di Damasco...Chiunque incontra la Persona di Gesù inizia una nuova vita: una vita da persona amata e amata in un modo unico, totale e definitivo da non desiderare nient'altro e nessun altro che Cristo...una vita da persona libera da condizionamenti e da schiavitù interiori. Ma soprattutto una vita da salvato che porta a fare esperienza della vita beata già qui in questa terra anche in presenza di prove difficili da superare...Gesù non è una semplice persona di cui la storia ci parla e che ha fatto tanto del bene, Gesù è il figlio di Dio che ha offerto la Sua vita per la salvezza di tutti gli uomini, Gesù è il SIGNORE, titolo che ha acquisito con la sua resurrezione...ed essere Signore significa essere Dio...e Dio ha potere sulla vita e sulla morte di ognuno di noi, anche su quella di Gheddafi e di ogni musulmano che se risorgerà non sarà per i meriti di Maometto ma per quelli di Cristo...ma ha ragione anche Gheddafi quando dice che tra una decina d'anni l'Europa sarà musulmana, e come potrebbe essere altrimenti se si cerca di fare di tutto per creare una società totalmente atea facendo passare la religione per oppio dei popoli? Ma è ora di capire che Gesù  Cristo non è una religione, ma una PERSONA viva e presente che fa ad ogni uomo e ad ogni donna una proposta d'amore per una vita beata senza fine. Credo proprio che convenga tenere Cristo!
Voi cosa ne dite?

18 commenti:

  1. Secondo me è alquanto improbabile che l'Europa diventi musulmana..a meno che non vogliamo considerare musulmano vero Gheddafi, con le sue pagliacciate. Un Europa libertina, anarchica edonista e schiava di mammana, difficilmente potrò convertirsi in una religione come l'Islam, "quadrata" e molto poco secolarizzata.

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  2. Solo in Cristo la vita umana acquista pienezza di significato, pienezza di verità e libertà di spirito.

    Per questo lo seguo, e per questo concordo con il post.

    Gheddafi sarà un pagliaccio, ma i musulmani in Europa sono già tanti, e con la Turchia saranno moltissimi.

    Se i Cristiani non avranno la forza di testimoniare la loro fede, basteranno quelli per mettere in crisi le "radici cristiane".

    Già ci sono i nostri laicisti europei che lo fanno...

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  3. Caro Nicola non voglio dire che l'europa diventerà musulmana perchè gli europei abbracceranno questa fede, ma perchè saranno proprio i popoli musulmani a costituire la maggioranza del paese e con l'ateismo che già impera che posto ci sarà per Cristo?

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  4. Caro amico, ( ma qual è il tuo vero nome?)
    concordo con quanto affermi e lo dico chiaramente in risposta all'amico Nicola...è necessario che chi tiene veramente a Cristo lo manifesti e lo testimoni altrimenti sono guai...ma confidiamo nella misericordia di Dio che sicuramente susciterà figure di santi anche in questa epoca come è avvenuto in passato ( pensa al periodo illuminista e alla Rivoluzione francese in cui la Chiesa e il mondo cristiano ne sono usciti distrutti...ma nonostante tutto il Buon Dio non ha abbandonato i suoi figli e la cristianità è rinata). Dobbiamo pensare che il progetto di far conoscere Cristo al mondo non è dell'uomo, ma divino e come tale non fallirà...anche se i laicisti sono tanti e i musulmani pure, bastano pochi cristiani autentici a tenere in piedi quel Cristo appeso alla croce e risorto che tanto è disprezzato per quanto è temuto...
    Grazie e...Un abbraccio

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  5. Mi chiamo Antonio (nome vero) ;-)

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  6. Grazie Antonio,
    a presto e...buona e santa domenica!

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  7. Da un certo punto di vista ammiro i musulmani, perchè predono la loro fede molto più seriamente di tanti cattolici. Loro si offendono se insulti Maometto, mentre Nostro Signore viene deriso e noi, e la Chiesa, stiamo zitti; loro crescono numerosi, con diversi figli, mentre il mondo occidentale/cristiano se fa un figlio è già tanto, perchè non può vivere senza Sky, i vestiti firmati o le vacanze al mare; potrei continuare. Ma il punto è che siamo noi che oramai abbiamo perso la nostra identità e il cristiano tende sempre più a fondersi in un Occidente secolarizzato e materialista, oltretutto in nome di un'ipocrita e falsa tolleranza. Purtroppo, mi spiace dirlo, anche parte dei membri della Chiesa in questo non aiutano, ripetendo come un disco rotto "il dialogo" ad ogni costo. Occorre testimoniare è vero, ma per testimoniare dobbiamo sapere cosa testimoniare ed esserne convinti.. il Vangelo di Gesù o un edulcorato? Preghiamo, certi che il Signore sarà sempre con noi.

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  8. Caro Nicola, ciò che dici è vero e penso che il Vangelo di questa domenica ci possa aiutare a capire che tipo di scelta Gesù ci chiede di fare per cambiare prima di tutto il nostro cuore, poi tutto il resto...
    Un caro saluto fraterno nel Signore.

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  9. Secondo me,l'europa non è già adesso più cristiana. Noi siamo abituati a vedere il nostro Paese,l'Italia,attraverso gli occhi dell'Italia.Ma se vediamo le cose attraverso gli occhi dell'Europa,ci accorgiamo presto di come la religione cristiana abbia ceduto il posto innanzitutto al materialismo o,sporadicamente,alla semplice religiosità. Non vi sono dubbi ormai sulla responsabilità del Concilio Vaticano II nella contribuzione all'abbattimento della solidità cattolica e della tradizione cristiana in nome di una falsa idea di amore e di apertura(compromessi con il mondo)che spesso è tutto tranne che "Carithas". L'europa,nel suo insieme è ormai atea e materialista nei fatti. L'islam sopravvive non come spirito,ma come religiosità che,sebbene non porti alla salvezza,è comunque ben radicata un pò in tutte le classi sociali,dal venditore ambulante al calciatore,dal calciatore all'operaio,dall'operaio all'uomo d'affari. Quasi tutti i musulmani sono abituati a pregare,i cristiani invece sono apostati.Perciò condivido la scelta di Ratzinger nella creazione del nuovo ufficio per la evangelizzazione dell'occidente e l'avvicinamento dei lefevbriani.E' difficile dirlo,ma tutto è comunque cominciato da voi cattolici,che avete preferito il rock e le chitarre nelle chiese,le bandiere arcobaleno e le festicciole moderniste. Tutto ciò ha contribuito,in sintonia con il mondo,a provocare una rilassatezza nei costumi e un indebolimento dell'identità cristiana. Mentre il cardinale tettamanzi vuole le moschee,le chiese cristiane(cattoliche,ortodosse) si svuotano e si diffonde la moda dello "sbattezzo".Così come si suole considerare l'economia cinese una economia forte in virtù del suo ritmo di crescita positivo,allo stesso modo si può considerare l'islam la religione(teistica) più forte d'europa. Dico teistica,poichè anche il laicismo e il materialismo assoluto è proprio come una religione.Il mio commento è un pò duro,pertanto mi scuso in anticipo qualora avessi urtato la sensibilità dei lettori,specialmente per i simpatizzanti assoluti del CVII.

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  10. Condivido le perplessità sul Concilio Vaticano II. Ma il problema, a mio avviso è nello spirito di quegli anni e nell'interpretazione successiva dei documenti emessi; essi, infatti, come ha ricordato Papa Ratzinger, andrebbero letti in continuità con la tradizione della Chiesa, altrimenti diventano soggettivi e strumenti di chi, negli ultimi decenni, ha cercato di rivoluzionare, stravolgere o annacquare il messaggio di Cristo.

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  11. Carissimo anonimo rispondo al tuo intervento con le parole di Giovanni Paolo II che definì il Concilio un un evento provvidenziale, un dono dello Spirito. Ma disse anche che rispetto al modo con cui è stato accolto e vissuto il Concilio, occorre fare un serio esame di coscienza che significa almeno due cose:
    1)che un concilio è un evento di tale importanza che rispetto ad esso occorre che la coscienza, personale e della comunità, faccia seriamente i conti;
    2)che il concilio è stato ancora scarsamente attuato e che dunque è necessario interrogarsi sulla responsabilità che ciascuno ha rispetto al modo forse stanco, superficiale con cui ci si è posti di fronte all'evento.
    trovandomi d'accordo con Nicola, anch'io penso che la recezione del concilio è stata parziale perchè non ha assunto tutta la complessità e la vitalità di un evento che non vale solo per i documenti con cui è stato pronunciato, ma che va assunto anche nel metodo e nello spirito. Al centro del Concilio vi è il mistero di Cristo che deve portare al rinnovamento dei cuori e delle coscienze. Non si trattava soltanto di cambiamento nelle strategie ma di un cambiamento interiore profondo che purtroppo non c'è stato o c'è stato solo in parte, soprattutto da parte di tanti ecclesiastici che hanno perso la consapevolezza che essere Cristiani significa innanzitutto lasciarsi trasformare da Cristo. La crisi a cui stiamo assistendo è dettata dalla difficoltà di connettere la fede e la vita . Il concilio in realtà chiamava tutti a conversione per capire più a fondo che senso ha nella vita cristiana la croce di Cristo e la Sua vittoria sulla morte. Ma è anche il relativismo di cui parla Benedetto XVI che porta a mettere tutto sullo stesso piano e a non seguire più l'UNICA VERITA'possibile sul senso della vita, ma tante diverse verità che ognuno può fare sua.
    E il secolarismo ha contagiato gran parte del mondo cristiano che ha perso la mentalità del Vangelo per conformarsi a quella del mondo, senz'altro più affascinante di un Cristo che ci dice:"Chi vuole venire dietro di me prenda la sua croce e mi segua..." Ma la croce fa paura; è la paura dei discepoli di Gesù; è la solitudine del calvario che continua ancora oggi. I veri cristiani, e secondo me ancora ce ne sono anche se sono in netta minoranza, devono lavorare molto per ridare credibilità alla Chiesa, ma soprattutto al messaggio evangelico che trasmette la giusta idea dell'amore: quell'amore che ha avuto ed ha Cristo per l'umanità intera, un amore unico, totale e definitivo, che guarda ad ogni uomo di ogni razza, religione, ceto sociale con occhi di grande misericordia. Questo ha voluto dire il Concilio ma noi cristiani forse abbiamo dei tempi più lunghi per recepirlo...ma il signore non si arrende e continua a lavorare per la Sua Chiesa perché possa essere veramente portatrice del suo messaggio d'amore a tutto il mondo.
    Grazie caro amico, confrontarmi con te è stato un grande piacere.

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  12. Grazie anche a voi,condivido sia il commento di Nicola che quello di Marina.Infatti nel mio commento dico esplicitamente "simpatizzanti assoluti del CVII",cioè gli anti-tradizionali politicamente e religiosamente schierati come in politica.Il CVII deve essere visto in relazione alla tradizione,dunque,come afferma Nicola "letti in continuità con la tradizione della Chiesa". Ciò purtroppo non avviene nei fatti ed il Concilio II è diventato per certi versi occasione di uno "scendere a patti con il mondo". Non dimentichiamo infatti anche il lavoro indubbio svolto dalla massoneria ecclesiastica nell'ambito del suddetto Concilio,un lavoro atto a scardinare le fondamenta della tradizione e questo si riflette anche nel cosiddetto "dialogo interreligioso",facendo passare l'idea,sostenuta da molti cattolici "che tutte le religioni sono uguali". Dunque un dialogo visto in questi termini è inconciliabile con la tradizione evangelica e della Chiesa Cattolica Apostolica Romana,la quale non ha bisogno delle "bandiere arcobaleno" molto in voga nelle parrocchie,quanto piuttosto di affermare che l'unica via è il Cristo.Cara Marina,tu scrivi giustamente "un amore totale,unico definitivo che guarda ad ogni uomo di ogni razza". Purtroppo questo amore,viene inteso dai credenti stessi e dai falsi profeti di questo tempo come un confronto atto a "negoziare" la Verità cristiana che è invece immutabile.Così,molti "cristiani" credono nella reincarnazione,si diffonde lo yoga nelle parrocchie e il "latino" viene bestemmiato(mentre,come dicono gli esorcisti, è odiato particolarmente dal demonio).Allo stesso modo,i cattolici frequentano i "gay pride" mentre le chiese,un tempo considerate luoghi santi ed in cui riecheggiavano i canti gregoriani di una liturgia "verticalista",sono diventate solo luoghi occasionali(natale,pasqua ) in cui una volta tanto si odono gli applausi,anch'essi modernisti,di qualche festa di battesimo. Le apparenze quasi spesso ingannano e il male,come si sa,può travestirsi da luce.Un caro saluto.

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  13. Condivido tutto quello che hai scritto Marina, soprattutto condivido ciò che hai spiegato semplicemente questa semplice e al contempo grandissima verità: Gesù non è una religione ma una persona. Bellissime e ricche vere parole.

    E aggiungo:
    Ovvio che scelgo di tenere Gesù Cristo!

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  14. Ciò che dici mi fa molto piacere Mikhael e ti ringrazio molto...abbiamo tutti bisogno di testimonianze serie.
    Un abbraccio!

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  15. E' vero che Gesù non è una religione,ma una Persona,ma il cristianesimo è effettivamente una religione.Cara Marina,scrivi "Il concilio in realtà chiamava tutti a conversione per capire più a fondo che senso ha nella vita cristiana la croce di Cristo e la Sua vittoria sulla morte". Come non essere d'accordo,ma bisogna dire che la "tradizione" annunciava questa verità sacrosanta con una intensità di gran lunga superiore alle attività della chiesa cosiddetta moderna. Oggi,capolavori della spiritualità cristiana e della tradizione cattolica come ad esempio "L'imitazione di Cristo" viene considerato ormai "superato" poichè non è "al passo con i tempi". C'è qualcosa che non va e il CVII è stato attuato in modo da essere volutamente male interpretato. Lo stesso Papa Benedetto XVI sta prendendo provvedimenti particolari a riguardo(ermeneutica del Concilio) e grazie a Dio,la riabilitazione di Mons.Lefevbre,un grande uomo di Chiesa,una roccia della tradizione cattolica(base dell'identità cristiana dell'europa),sta avvenendo pian piano e a dispetto dei tanti massoni. Un saluto,anche se comprendo che i miei commenti potrebbero essere malvisti o fraintesi.

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  16. Caro anonimo, il Concilio Vaticano II ci ha aiutato a superare quella visione riduttiva della fede cristiana come viene descritta proprio nell'opera "l'Imitazione di Cristo". Nel Medioevo si aveva una concezione molto rigida dell'esperienza cristiana...ad esempio si pensava che condividere la sofferenza di Cristo fosse cercare di soffrire come soffriva Lui...ma Gesù ha detto che è venuto perché abbiamo la vita , la vita in abbondanza e ha detto anche:" vi do la mia gioia, quella che nessuno vi potrà rapire". Lui non ha detto di andare a cercarci le sofferenze, se ci sono, sono illuminate dalla Sua Parola. Chi segue me non cammina nelle tenebre, dice il Signore. Queste sono le parole con le quali Egli ci esorta ad imitare la Sua vita e i suoi costumi, se vogliamo essere illuminati dalla luce vera cercata da ogni cuore...Non dico che l'Imitazione di Cristo sia un'opera da non leggere, ma va letta tenendo conto della mentalità del tempo in cui è stata scritta.Essa è un’opera che propone una visione di vita che tiene conto della Passione di Gesù, ma è una visione che non tiene conto affatto della Resurrezione e questa è una concezione molto rigida del Cristianesimo. C’è stata un’evoluzione e un’illuminazione dal punto di vista dottrinale che, in particolare con il Concilio, ci ha presentato un Dio che ci è Padre, non giudice severo, un Dio misericordioso che si è lasciato commuovere dalle tante miserie umane tanto da mandare Suo Figlio in espiazione dei nostri peccati...Dio è amore, , non giustiziere, solo Amore...Lo vogliamo capire? Sono i nostri cuori che sono di pietra e che non si vogliono aprire al Signore, sia da parte di chi è contro il Concilio, sia da parte di chi lo ha accolto ma non l’ha vissuto nel giusto modo, quei massoni di cui parli tu...Ci dobbiamo convertire alla vera fede! Il Concilio non ha rinnegato la Tradizione, che quella era e quella rimane ma era necessario stare al passo dei tempi, il mondo stava cambiando e bisognava cambiare anche il modo di annunciare il Vangelo. E' necessario entare nel contesto del momento storico in cui il Concilio è avvenuto per comprendere la grande esigenza di cambiamento... Si usciva da una grande e disastrosa guerra che aveva messo in ginocchio gran parte dei paesi del mondo e stavano avanzando ideologie filosofiche e politiche che minacciavano la fede cristiana. Giovanni XXIII ha avuto la grande intuizione che era necessario convocare un concilio per far camminare la Chiesa nel tempo usando un linguaggio comprensibile a tutti gli uomini. Era necessario cambiare il modo di comunicare la fede pur mantenendone i contenuti della Tradizione .Sono d’accordo con te su L’opera di Benedetto XVI che ha compiuto un atto di misericordia paterna verso i lebfevriani, ma ha posto alcune condizioni non trascurabili tra cui c’è l’accettazione del Concilio Vaticano II.
    Grazie per questo confronto...
    Un caro saluto!

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  17. Carissimi vorrei ricordarvi che l'Islam non è una religione ma una ideologia politica che influenza pesantemente il codice civile e penale dei paesi musulmani.La religione cattolica è ben divisa dall'ordinamento giuridico.L'Islam è anticostituzionale perche' predica concetti che vanno contro il nostro ordinamento giuridico.L'art.556-poligamia,la pena di morte per l'apostasia,l.art21-liberta' d'espressione etc.Quindi,ATTENZIONE A NON CONFONDERE UNA RELIGIONE CON UNA TEOCRAZIA PERICOLOSA .Nessun paese islamico ha mai firmato la Carta Universale dei Diritti Umani,riconoscono solo la Carta Araba e contro la Sharia è stata emessa una sentenza 10 anni fa,dalla Corte Giuridica Europea.INCOMPATIBILE CON LE LEGGI OCCIDENTALE.IO STO CON GESU',L'UMILE E IL PACIFISTA...."MORENDO CRISTO LASCIO' 4 CHIODI,MUHAMMAD 7 SPADE"...Un caro saluto a tutti

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  18. Grazie caro amico anonimo per il chiarimento che hai fatto!
    Un caro saluto!

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