domenica 5 luglio 2009

Per un confronto sereno ed amichevole

Cari amici,
in riferimento al post precedente riguardante la presentazione della "lettera ai cercatori di Dio" di Mons. Bruno forte, mi sento di ringraziare la mia cara amica Stella che, con il suo intervento, ha suscitato in me il desiderio di aprire con tutti voi un dialogo, per un sereno ed amichevole confronto, riguardo le possibili risonanze che la lettura del testo ha potuto suscitare nei vostri cuori.
Se vi riconoscete nelle parole di Mons. Forte o anche se avete delle perplessità, dite pure la vostra, sarò lieta di accogliere ogni considerazione come un arricchimento interiore per tutti noi.

Per iniziare il confronto, riporto qui l'intervento di Stella:"Marina, quanti concetti profondi... che sarebbero da analizzare in compagnia...Bagaglio culturale sicuramente utile!" Utile sì. Io credo che, tutti e proprio tutti, ci portiamo dentro quelle domande di senso a cui vorremmo dare risposte che spesso non troviamo o non riusciamo a comprendere. Tutta la vita è domanda e mistero, da sempre, ma nel corso della storia c'è stato un Evento che ha cambiato il modo di porsi di fronte alle tante inquietudini del nostro vivere, che ha lasciato e che continua a lasciare in ogni uomo un desiderio ardente di infinito anche se non sempre se ne ha la piena consapevolezza. Il Cristianesimo è questo evento storico che nessuno può negare. Ma come ci poniamo di fronte ad esso? Siamo anche noi, come i magi, in cammino nella notte seguendo la Stella?

Con questo spunto, vi lascio alle vostre riflessioni con la speranza di poterle accogliere.
Grazie a tutti.

11 commenti:

  1. "La non credenza non è la facile avventura di un rifiuto, che ti lasci come ti ha trovato. La non credenza seria - non negligente e banale - è passione e sofferenza, militanza di una vita che paga di persona l’amaro coraggio di non credere", questo concetto lo condivido in pieno cara Marina..
    Una mia collega, quando era minacciata da avversità e le dicevo abbi fede, mi diceva che chi ha fede vive meglio perchè crede in qualcosa che l'aiuta, mentre per lei era solo sofferenza, soprattutto dopo la morte del padre...Per lei esisteva solo la vita terrena e per questo era angosciata.

    Non sono riuscita a farla ricredere.

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  2. Cara Stella queste persone bisogna solo affidarle alla misericordia di Dio. La fede è qualcosa che si ottiene solo dall'incontro personale con la Persona di Gesù e dall'esperienza che si fa di Lui.
    Preghiamo per chi soffre ed è angosciato dalle tante sofferenze della vita.
    Grazie Stella.
    Un abbraccio!

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  3. Mi piace molto questa tua iniziativa. Solo che ora sono un pò incasinato e quindi cercherò di darti la mia risposta entro stasera. Un saluto e complimenti ancora per l'iniziativa.

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  4. Grazie Angel, a stasera.
    Un saluto!

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  5. La lettera è molto bella e dice cose che anche io condivido. E' vero: non credere è qualcosa che forse costa fatica, ma permettetemi di dire che credere è molto più difficile. D'altronde quanta difficile è vivere oggi la fede? Nel mondo di oggi non è più facile non credere?
    Il fatto è che il non credere distrugge la vita perchè vivi aspettando il nulla, aspettando di morire e di finire sottoterra. E che vita sarebbe pensando di essere destinati alla morte e al nulla? In più, nei momenti difficili e di solitudine a chi ti rivolgi? Non c'è speranza, nè aiuto nè niente.Questa è la durezza del non credere. Ecco perchè io più volte chiedo agli atei di oggi, ma come fate a vivere nell'ateismo?
    E poi c'è da fare una distinzione: non tutti i non credenti sono davvero così: molti anche se non lo fanno vedere, nell'intimo cercano di trovare la stella, quella stessa stella dei Re Magi: cercano, cercano e alla fine c'è chi trova e c'è chi si perde nella propria durezza di cuore e nel peccato. Quello che si può fare è continuare a parlare di Dio e della stella e ovviamente pregare affinchè le nostre parole siano parole di conversione. Un saluto Marina e grazie ancora.

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  6. Caro Angel, ciò che tu dici è vero e c'è una domanda che ti poni su come si fa ad essere atei, alla quale Massimo Cacciari durante una confronto proprio con Mons. Forte, in presenza di giovani a Verona, risponde:" Io non mi definisco ateo perché per definirsi atei bisogna essere o immensamente presuntuosi o immensamente stupidi". Allora la considerazione da fare è un'altra: chi fa difficoltà a credere, ad avere fede è perché, come dice Mons. Forte, nella sua vita non ha incontrato veramente Persone toccate da Dio. E di questo noi che ci definiamo credenti, ne siamo responsabili. Quello che manca al Cristianesimo è proprio la presenza di testimoni autentici di Gesù morto e risorto!!!
    Impegniamoci tutti di più, perché con l'aiuto dello Spirito Santo, possiamo riportare Dio su questa terra e tra gli uomini.
    Grazie Angel per le tue preziose considerazioni.
    Un caro saluto!

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  7. Hai ragione Marina; molte volte noi lasciamo che sia il mondo a influenzare noi e non viceversa. Portare a tutti la Parola di Dio non è semplice, specie quando l'interlocutore non è minimamente interessato, ma bisogna farlo con maggior coraggio e con l'aiuto di Dio. Un saluto anche a te.

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  8. Bisogna farlo con più coraggio e andare dalla gente come faceva Gesù, non allontanare gli emarginati e spogliarsi delle proprie vesti...

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  9. Hai ragione Stella, bisogna avere il coragio della fede. Per essere veri testimoni di Gesù è necessario essere accoglienti verso tutti e venire incontro alle tante necessità sia materiali che spirituali dei fratelli. Più conosciamo Gesù, più entriamo in intima unione con Lui, più il coraggio cresce e siamo resi capaci di essere per chi si trova sul nostro cammino segno dell'amore di Dio.
    Grazie Stella per questo importante confronto.
    Un abbraccio!

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  10. Yanisa ha detto...in risposta all'intervento di Angel...

    Hola Angel:

    Grazie di questo intervento, grazie con tutto il mio cuore. La lettera di qui parli a vista è molto complessa; con dei concetti che affondano le radici in scrittori , e modi di pensare che conosco.
    Ho voluto esaminarla a fondo , prima di poter commentare a proposito del tema …ma sto piangendo…Ci sono alcune frasi nelle quali mi sono ritrovata. Io so che Dio mi ha perdonato , e so che mi ama in modo che non potrò mai capire , perchè la nostra natura è limitata di fronte a certi eventi , li chiedo solo che mi insegni ad amare nel modo in qui lui vuole essere amato…ma so anche che quando ci troveremmo piangerò ancora …
    Grazie.

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  11. Le parole della cara Yanisha ci toccano profondamente! E' bello sentire che questa "lettera ai cercatori di Dio" susciti in animi così sensibili, sentimenti di commozione che non fanno altro che esprimere la gioia di aver incontrato l'amore e la misericordia di Dio!!!
    Grazie a Yanisha per questa sua testimonianza.

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