domenica 12 aprile 2009

Lunedì dell'Angelo



Lunedì di Pasqua


Il lunedì di Pasqua viene chiamato "Lunedì dell’Angelo" a ricordo di quanto avvenne all’alba di quel primo giorno dopo il sabato. Fu un angelo, infatti, a rincuorare le donne che, accorse al sepolcro, erano smarrite e preoccupate avendo trovato la tomba vuota.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,8-15)
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno». Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.Parola del Signore.

Meditazione di don Oreste Benzi
Quando le donne incontrano Gesù risorto compiono l’atto dello stringergli i piedi. Con quel gesto è come avessero detto: «La forza, la grazia, che è in te passi dentro di me». Poi lo adorano, lo riconoscono come il Santo, il Figlio di Dio, e si prostrano davanti a lui, che per loro è tutto. Con questo gesto dichiarano che non c’è altri da amare al di fuori di lui. Gesù lo incontriamo vivo nell’Eucaristia: è nella dimensione del risorto glorioso e nello stato di vita sacrificale. Quando siamo davanti al tabernacolo, cioè la nuova capanna di Betlemme, noi facciamo la genuflessione che ha il significato dell’adorazione, della prostrazione. Ovunque tu vada cerca il posto dove c’è Gesù e va’ a fare un pieno di lui. Fa’ spesso la comunione partecipando tutte le domeniche all’Eucaristia. È obbligo d’amore. Obbligo significa fare una cosa per un legame speciale esistente. Chi volutamente e senza motivo sufficiente lascia la Messa commette peccato mortale.

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