mercoledì 15 aprile 2009

La Signoria di Gesù




"Gesù Risorto è il Signore"

Nella traduzione greca dei libri dell’Antico Testamento il nome sotto il quale Dio si è rivolto a Mosè, JHWH, è reso come KYRIOS (Signore).
SIGNORE diventa così il nome più usato per indicare la Divinità del Dio d’Israele.
Nel Nuovo Testamento c’è una novità: il titolo di Signore usato per il Padre, è attribuito anche a Gesù riconosciuto Egli stesso come Dio.
I Vangeli narrano della vita pubblica di Gesù che in diverse situazioni ha manifestato la Sua Sovranità Divina intervenendo con potenza sulla natura (es. La tempesta sedata), sulle malattie (la guarigione del cieco nato, della donna curva su se stessa, il paralitico…), sulla morte ( il figlio della vedova di Nain, Lazzaro…), sul peccato (l’adultera, Maria di Magdala…), ma ci parlano anche di alcune persone che si rivolgono a Gesù chiamandolo” Signore” in segno di rispetto e di fiducia attendendo da Lui aiuto e protezione.
La Chiesa Cattolica afferma che, attribuendo a Gesù il titolo Divino di Signore, la potenza, l’onore e la gloria dovuti al Padre, convengono anche al Figlio essendo Egli di natura divina.
Dio padre onnipotente ha manifestato la Signoria di Gesù risuscitandolo dalla morte ed esaltandolo nella Sua Gloria.
Riconoscere Gesù come SIGNORE
Per riconoscere la Signoria di Gesù è necessario mettere la propria libertà al servizio di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo accogliendo l’annuncio che la Chiesa Cattolica fa della Parola Divina di cui ne è custode e amministratrice fedele.
Accogliere Gesù come Signore della propria vita è un atto di adesione alla Chiesa, comunità vivente nello Spirito Santo, comunità che non è pura ed esente dal peccato, ma che ha ricevuto il mandato di annunciare a tutti gli uomini, gratuitamente, il messaggio cristiano.
L’adesione del cuore
Scegliere Gesù come Signore è un atto del cuore. Un atto che coinvolge tutta la persona che è portata così a vivere PER CRISTO, CON CRISTO, IN CRISTO.
Sceglier Gesù come Signore significa lasciarsi condurre per far sì che si compia la Sua volontà, una volontà carica d’amore. Non esistono vie di mezzo: o si sceglie il Signore o non lo si sceglie, o ci si affida totalmente o non ci si affida. Tutto ciò che tratteniamo per noi, in realtà, non è per noi, ma per il nemico della nostra vita: satana.
Il coraggio di scegliere
Gesù è il Signore della nostra storia, dei nostri successi, dei nostri fallimenti, dei nostri peccati,delle nostre malattie, è il Signore del nostro matrimonio, dei nostri figli, delle nostre amicizie, del nostro lavoro, è il Signore della sera, del mattino, del nostro respiro, è il Signore della vita e della morte. Nessuno è veramente padrone della sua vita, nessuno ha il potere di far sorgere il sole o di farlo tramontare, di svegliarsi al mattino o di addormentarsi la sera, senza che Dio lo voglia.
Riconoscere la Signoria di Gesù comporta delle scelte anche difficoltose ma sono sempre scelte di salvezza.
Nell’epoca attuale vivere in modo diverso da ciò che propone il mondo non è facile, ma più che mai, ora, è necessario avere il coraggio di scegliere Gesù come Signore della nostra vita, senza indugiare oltre: la scelta è adesso, fra un attimo potrebbe essere tardi. Nessuno conosce l’ora in cui la sua vita terrena finirà e i fatti di questi ultimi giorni lo dimostrano chiaramente.
Il Signore Gesù non ci impone nessuna scelta, ce la propone bussando continuamente al nostro cuore come un mendicante d’amore per donarci il Suo sostegno e la gioia di vivere anche nelle situazioni più difficili.
La scelta da fare in famiglia.
La Signoria di Gesù risplende soprattutto nella famiglia cristiana dove, il padre, la madre e i figli, in virtù della grazia ricevuta nel sacramento del matrimonio, sono espressione dell’amore di Cristo per la Sua Chiesa. La famiglia è la prima cellula della società che si impegna , con i propri limiti e le proprie ferite, a far sì che il Regno di Dio si realizzi in questa terra. La famiglia cristiana trova spazio per la preghiera e per l’ascolto della Parola, è aperta alla vita e alla rettitudine.
Dove il papà, la mamma e i figli scelgono Gesù come unico Signore della propria vita, la famiglia si regge e si alimenta con l’amore, il perdono e la carità.
La scelta da fare nel lavoro
Il lavoro è un luogo prezioso per annunciare Gesù come Signore. Un luogo che attende la Parola di Dio come risposta alla dignità stessa del lavoro, un luogo dove il cristiano continua la missione di Gesù lavoratore, con onestà e senso del dovere. Un luogo dove lo Spirito Santo può chiedere di fare scelte radicali e di amare i nemici. Un luogo dove il cristiano ha come obiettivo la vita eterna e non il profitto.
Riscegliere la Signoria di Gesù
Anche noi cattolici, oggi, abbiamo la responsabilità di non aver scelto la Signoria di Gesù con radicalità e passione, abbiamo smesso di essere sale della terra e non siamo più capaci di trovare nuove vie per annunciare il messaggio evangelico.
E’ necessario più che mai riconoscere la Signoria di Gesù nella nostra vita perché allora ci si aprirebbero gli occhi, la mente e il cuore, potremmo finalmente essere laici nel senso che diventiamo umani alla luce di Cristo e quindi più fecondi nel luogo dove il Signore ci ha posto per servirlo. Cristo è sempre alla soglia del nostro cuore e bussa: sta a noi sceglierlo e riconoscerlo come Signore e incominciare a servirlo perché Lui non smette di essere a nostro servizio nell’amore del Padre.
Marina, con l'aiuto di una testimonianza cristiana.




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