sabato 7 agosto 2010

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli



Dal vangelo secondo Luca
(Lc12, 32-48)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

"Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
 Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». ]
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Commento

Il Vangelo di questa domenica offre una riflessione su quello che deve essere il cammino di vita di ogni essere umano. Sono tre i punti su cui è necessario soffermarsi.
1)«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno..."Il popolo ebreo era considerato il più piccolo dei popoli ma era anche il popolo eletto, scelto dal Padre ed incamminato verso la terra Promessa. Con la venuta di Gesù il "piccolo gregge" è costituito da tutti i  credenti ai quali il Padre celeste ha voluto dare in eredità il Suo Regno. "Non temere", dice Gesù, rassicurandoci sul fine ultimo della nostra vita, perché il premio sarà grande, abitare nella casa del Padre.
2) "Vendete ciò che possedete..." La vita del credente è un prestare continuamente attenzione, è un porre lo sguardo, più ai beni spirituali che a quelli materiali. Vendere ciò che si possiede significa liberarsi di tutto ciò che ci impedisce di costruire già su questa terra quel Regno che è piaciuto al Padre donarci in eredità. Gesù non ci dice di disprezzare i beni materiali ma di condividerli con i più bisognosi e ci dice chiaramente che essi non possono avere il primo posto nel nostro cuore, la priorità è quella di accumulare tesori per il Regno dei cieli.
3)"Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese..."Quale possibilità ha allora il credente nel cammino di questa vita? E' quella di prestare costantemente massima attenzione agli avvenimenti e alla Parola di Dio per essere pronti a partire per il Regno di Dio in qualsiasi momento . Il viaggio di questa vita può finire da un momento all'altro ed è solo se avremo camminato con la luce della fede accesa che entreremo nella casa del Padre.  L'incertezza sul futuro è una caratteristica ineliminabile della vita umana (...se il padrone sapesse a che ora viene il ladro...) e dormire nella fede può essere molto pericoloso. Il ladro è la morte che, se ci coglie di sorpresa ed impreparati,  ci può portare via l'eredità che Dio ci ha riservato: la vita nel Suo regno.
Pietro allora dice:" Signore, questa parola è solo per noi o anche per tutti?"
Gesù conferma a Pietro che toccherà a lui essere a capo dei suoi servi e a tutti coloro che verranno dopo di lui...E' la missione della Chiesa, serva e sposa di Cristo che deve vegliare su tutti i fedeli con sobrietà annunciando la Parola di Dio , disponendo ed agendo secondo  la Sua volontà. Ma è compito anche di ogni cristiano  essere in unione di pensiero e di azione con il Vangelo di Cristo.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Ogni cristiano ha una missione specifica da compiere e bisogna che essa sia portata avanti con fede e coraggio,  ne dovrà rispondere davanti a Dio...Il Papa, i Vescovi ed i Sacerdoti sono coloro a cui il Signore ha affidato molto e ai quali sarà chiesto molto di più...Ma Gesù ci dice "Non temere..."
Buona e santa domenica!

2 commenti:

  1. Grazie, Marina, per aver postato il Vangelo di questa domenica.

    Tenere le lampade accese... quelle della fede, della speranza e della carità, in un mondo in cui molti pensano che basti la luce elettrica.

    Ciao!

    PS. Mi piace molto questo sito :-)))

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  2. Grazie caro amico!
    Ogni domenica posto il vangelo del giorno e relativo commento che alcne volte è farina del mio sacco, altre volte preso dal web...
    Un caro saluto!!!

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