sabato 9 ottobre 2010

L'infinito bisogno di giustizia è una ferita


SARAH SCAZZI, una delle nostre tante ragazze... ma vittima di un orrore che lascia tutti senza parole!






La realtà a volte è disumana, terribile, e oggi tutto viene messo in mostra, anche i particolari che un tempo si sarebbero tenuti nascosti. Ma alla realtà occorre stare davanti, anche se ferisce.
La ricerca del colpevole, diceva Baumann, è la suprema difesa dell’uomo moderno di fronte allo scacco che la morte pone. Rimane però la ferita e la realtà, un tessuto da ricostruire a partire da Uno più grande, che c'é.


L'infinito bisogno di giustizia è una ferita

... Eppure quella commozione davanti alle telecamere, prima che si scoprisse l'orribile fatto, credo fosse sincera.
Anche lui non poteva capire - come a un certo punto ha confessato incalzato dalle domande della figlia -, perché l'avesse fatto e il rimorso ha prevalso su tutto. E a me pare che quelle lacrime davanti alla Tv fossero lacrime vere anche se usate per ingannare. Ma questo male e rimorso infinito non potrà mai rimetterlo in pace né con sé stesso, né con i suoi.
Potrà mai anche l'ergastolo restituire Sarah all'affetto di chi l'amava?
E lo zio potrà perdonarsi per quello che ha fatto? MAI.
A meno che ... "Feriti, torniamo a Cristo" dove si dice una cosa infinita come è infinito il nostro bisogno di giustizia:"La nostra esigenza di giustizia. È senza confini. Senza fondo. Tanto quanto la profondità della ferita. Incapace di essere esaurita, tanto è infinita. Per questo è comprensibile l’insofferenza, perfino la delusione delle vittime, anche dopo il riconoscimento degli errori: nulla basta per soddisfare la loro sete di giustizia. È come se toccassimo un dramma senza fondo.
Da questo punto di vista, gli autori degli abusi si trovano paradossalmente davanti a una sfida simile a quella delle vittime: niente è sufficiente per riparare il male fatto. Questo non vuol dire scaricarli della responsabilità, tanto meno della condanna che la giustizia potrà imporre loro. Non basterà neanche scontare tutta la pena.(...)
"Per questo anche quelli più esigenti, più accaniti nel pretendere giustizia, non saranno leali fino al fondo di se stessi con la loro esigenza di giustizia, se non affrontano questa loro incapacità, che è quella di tutti. Se questo non accadesse, soccomberemmo a una ingiustizia ancora più grave, a un vero “assassinio” dell’umano, perché per poter continuare a gridare giustizia secondo la nostra misura dovremmo far tacere la voce del nostro cuore. Dimenticando le vittime e abbandonandole nel loro dramma".
Nulla potrà restituirci la cara Sarah. E la nostra esigenza di giustizia non sarà soddisfatta realmente nemmeno da dieci ergastoli. Occorre un giustizia più grande.
E c'è.

2 commenti:

  1. Tutto terribile e angosciante, Marina!

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  2. Si cara sorellina, terribile ed angosciante, ma dobbiamo pensare che oltre alla giustizia umana che non sempre è così "giusta", c'è quella Divina che aiuta a superare anche orrori come questo e spero tanto che la famiglia di Sarah sappia abbandonarsi ad essa, altrimenti è la disperazione...
    Un abbraccio mia cara!

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