Dall'editoriale SamizdatOnline una bella testimonianza di vita vissuta nell'amore vero.
Proprio ieri, un sabato 18 settembre di diciassette anni fa, mi sono unito in matrimonio con mia moglie Ornella. Sapete, questo tipo di ricorrenze portano spontaneamente a fare un bilancio della propria storia. È normale, è umano. Ci si guarda indietro, poi ci si guarda oggi. Si riesce a dare un giudizio su quello che si è vissuto.
Mi viene da dire, con uno slogan, “diciassette anni e sentirli”, ma non nel senso di una fatica (per come comunemente viene intesa la frase), quanto piuttosto per il “peso”, il peso specifico che questi anni hanno avuto per me.
Sono in qualche modo molti, se si pensa alla fragilità attuale delle unioni matrimoniali.
La profonda intuizione di Karol Woytjla, che si trova in quella stupenda opera teatrale che è La bottega dell’orefice, oggi più che mai è divenuta norma: “A volte una vita sembra troppo lunga per un amore”. Sì, oggi non si crede che un amore possa durare a lungo. Oggi non si crede possibile che un uomo possa convivere per molti anni con la stessa donna (e che i due possano affrontare l’inevitabile piccola o grande disillusione che succede all’idillio, che i due possano assistere insieme serenamente al tempo che passa, all’abitudine che subentra, insomma a tutti quei limiti propri della condizione umana) senza andare in cerca di qualcosa di nuovo. Senza, come si dice, “rifarsi una vita”. La vita è troppo lunga per un amore solo!
Io però vorrei specificare che la vita è troppo lunga per la degradata immagine dell’amore che ha l’uomo contemporaneo. L’amore dei film, dei serial televisivi, di Hollywood ha il respiro corto. È vero. Tant’è vero che raramente viene proposta, da queste agenzie dell’inculturazione delle masse, la realtà di un amore dal respiro lungo. E questo semplicemente perché gli autori delle storie non sanno più nemmeno che cosa sia. Se Dio si eclissa dal panorama dell’uomo, è l’uomo stesso a perdere colpi, ad eclissarsi. A cominciare da quell’autentico e profondo desiderio che ci fa dire (quando incontriamo la donna della nostra vita): “vorrei stare con te per sempre”. E quel per sempre lo diciamo con tutto il trasporto, con tutta l’onestà e la verità di cui siamo capaci. Non bluffiamo in quel momento. Bene, questo desiderio è destinato ad ammuffire, a marcire, se non ci s’incontra con l’Amore infinito.
Lo spiega bene La bottega dell’orefice: l’uomo desidera qualcosa d’infinito senza avere le misure dell’infinito. È una bella pretesa! Non c’è altro modo, per risolvere la questione, che mettere il proprio amore nelle mani dell’Infinito.
È quello che io e Ornella abbiamo fatto diciassette anni fa e che cerchiamo di fare ancora, dopo che tanta vita è già passata. Il nostro rapporto deve essere un triangolo. Tra me e lei ci deve essere Lui. Altrimenti non ci si ama, non ci si ascolta, soprattutto non ci si perdona.
Un’altra cosa. Proprio ieri, giorno dell’anniversario, ero in classe a discutere di Dio con i miei ragazzi. Il professore di filosofia li aveva spiazzati, dicendogli che Dio non è dimostrabile. Ho dovuto spiegargli che questo è vero, se consideriamo la ragione umana in modo riduttivo, cioè capace di arrivare alla certezza di qualcosa solo attraverso la matematica, il metodo sperimentale, la logica. Ma noi usiamo continuamente un altro metodo, che ci dà ugualmente una certezza del tutto ragionevole. Questo metodo è il leggere dei segni che ci giungono da fuori. È il metodo che utilizziamo più spesso e che ci serve per vivere. È il metodo della certezza per fede, che non deprime, ma esalta la nostra ragione.
Bene, guardando e considerando questi diciassette anni, ho molti segni che mi danno una certezza assolutamente ragionevole: non solo Dio esiste, ma accompagna la mia vita. È stato presente allo’origine della mia storia d’amore, è stato sempre presente, soprattutto negli snodi fondamentali di questa storia.
Mentre rendevo questa testimonianza, qualcuno si è commosso. Segno buono: vuol dire che esiste ancora qualcuno pronto a sfidare la lunghezza della vita a partire dalla certezza che l’Amore esiste e supera tutto, anche il tempo.
Gianluca Zappa
Qualunque altra testimonianza sull'argomento da proporre a questo blog sarà ben accetta... è necessario far sapere che l'amore vero esiste e. con l'aiuto di Dio, riesce ad essere fedele e duraturo.
Grazie!
Storia d'amore toccante, sorellina!
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