domenica 9 maggio 2010

VI domenica di Pasqua

VANGELO (Gv 14,23-29)
Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse :
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

Commento di Pietro Diletti
Siamo alla conclusione del primo discorso di addio o di consolazione, e Gesù non solo promette lo Spirito Santo ma anche la venuta Sua e del Padre ad abitare tra i suoi discepoli. Si realizza così la vera presenza di Dio tra gli uomini e la possibilità per essi di accedere a Dio. Tale comunione, che rende possibile quella con i fratelli, è nata dal fatto che Gesù, mediante la Sua morte volontaria, è ritornato al Padre. In particolare, la venuta dello Spirito Santo ha la funzione di insegnare e ricordare quello che Gesù ha detto e di comprenderlo sempre di più e meglio. E' questa la missione del Consolatore entro l'arco di tempo che va dalla Ascensione di Gesù al Padre e il Suo ritorno nella Parusia alla fine dei tempi. Lo Spirito che insegna ogni cosa darà la chiarezza di visione e di pensiero necessaria a coloro che hanno il mandato di "reggere" la Chiesa di Dio, perché cammini e cresca nella carità. dagli avvenimenti della Chiesa apostolica alle situuazioni presenti nella comunità cristiane, è sempre lo Spirito che guida la Chiesa, finché sarà riempita della gloria di Dio e illuminata dalla luce trasfigurante dell'Agnello.

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