sabato 5 marzo 2011

IX domenica del tempo ordinario



Vangelo
Mt 7,21-27
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli..."

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore

Commento

Il discorso della montagna, che ci ha accompagnato in queste domeniche, è giunto a conclusione. Siamo giunti anche all’ultima domenica del tempo ordinario e la parola evangelica odierna ci offre una preziosa catechesi che ci introduce con lo spirito giusto nel tempo di Quaresima.
Due sono gli insegnamenti che Gesù ci dona.
Il primo consiste nell’indicarci quello che deve essere lo stile di vita del cristiano: “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.
Fare la volontà del Padre celeste! Gesù sapeva benissimo ciò che diceva, Egli stesso, nell’orto degli ulivi, elevando la Sua preghiera, chiese al Padre di allontanare da Lui l’amaro calice della croce…ma, aggiunse, non la mia, ma la Tua volontà sia fatta!
Una volontà molto dura, ma per mezzo della quale tutta  l’umanità  ha potuto contemplare la gloria di Dio che, per mezzo  del Figlio morto e risorto, è venuto a portare la salvezza.
Ma per noi che significa fare la volontà di Dio? La vera fede consiste in un atto di abbandono tra le braccia amorevoli di Dio che sostiene il nostro cammino di vita spesso  con la croce sulle spalle…Non chi dice Signore, Signore…Ma chi si affida, chi ogni giorno, con amore, affronta la propria vita, nel bene e nel male, chi loda Dio sempre e comunque sapendo  che tutto concorre al proprio bene. La strada che porta alla casa del Padre è tutta in salita e per percorrerla è necessario avere una fede fatta soprattutto di adesione del cuore alla persona di Gesù, non di azioni esteriori compiute solo per assolvere dei doveri o mettersi la coscienza a posto e poi pretendere di ricevere il premio: ma io ho fatto questo, ho fatto quell'altro…Il fare ha senso solo se è supportato dall’essere. Io compio questa buona azione, o riesco a compiere grandi cose perché in me vive il Signore e perché la mia vita è in Cristo, con Cristo e per Cristo…
Gesù ad ognuno di noi fa una proposta d’amore alla quale siamo chiamati a rispondere con il nostro amore…allora tutto cambia, tutto acquista senso e ,quando ci presenteremo davanti a Lui,  ci verrà detto: "venite figli miei, entrate nella mia casa, perché vi conosco nell’intimo, so che avete  un cuore che è stato capace di pulsare d’amore per Me e per tutti i miei figli…"
Il secondo insegnamento consiste nell’importanza di ascoltare la Parola di Dio.
“…Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia”.
Per fare la volontà di Dio è necessario ascoltare la Sua Parola…
La Chiesa ci insegna che i sacramenti sono sette e che essi sono dei segni visibili di ciò che produce in noi l’amore di Dio. Anche la Parola di Dio è un “sacramento”, anche se non è compreso tra i sette ma che, se ascoltata, produce in noi degli effetti. La fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio, questo è il primo effetto. La nostra anima ha bisogno prima di tutto di essere nutrita dalla parola evangelica, per essere preparata poi, a nutrirsi con il corpo ed il sangue di Gesù…essa mette il nostro cuore, la nostra anima in una disposizione tale da far entrare il Signore nel profondo del nostro intimo per cui, con l’Eucarestia, Lui rimane in noi e noi  in Lui (Gv 6,56).
Gesù ci parla di casa costruita sulla roccia… “Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia”. La roccia rappresenta tutto ciò che è solido e noi, non possiamo costruire la nostra vita senza  fondamenta robuste…pensiamo alle norme edilizie antisismiche che  prevedono un modo di fare le fondamenta che, in caso di terremoto, la casa non crolli. Così è per la nostra vita e l’unico modo per resistere alle avversità è impostarla in Gesù perché Lui solo è la Roccia che ci libera dal male e, per male, si intende dal maligno che ogni giorno ci mette davanti a tantissime tentazioni con l’unico scopo di allontanarci dal Signore, farci crollare, divoraci a suo piacimento e farci credere che è Dio responsabile delle nostre sventure perché, se ci amasse veramente, non le permetterebbe…In questi ultimi tempi spesso abbiamo detto, in occasione delle tante tragedie che sono accadute nel nostro paese,  perché Dio permette tanto male: ma nessuno ha avuto il coraggio e l’onestà di dire che, se c'è tanto male è perché spesso siamo lontani dal vero bene, perchè spesso impostiamo la nostra vita su ciò che è  inutile privandoci di ciò che è veramente necessario: Gesù.
In questa settimana impegniamoci a pregare il Buon Dio perché durante il tempo di Quaresima ci aiuti a trovare la forza e la volontà di leggere qualche pagina di Vangelo e ci aiuti ad ascoltare la Sua voce che da sempre ci vuole comunicare un messaggio d’amore.
Buona domenica a tutti!


2 commenti:

  1. Carissima Marina, mi fa tanto piacere leggere una tua interpretazione della lettura del Vangelo di questa domenica, era da tempo che non lo facevi :). Come stasera durante la messa ci ha detto il padre che per costruire la fede sulla solida roccia bisogna sudare. Solo la fede con le sue opere possono far si che siamo degni d'esser chiamati Figli di Dio. Ricordo che in passato quando ero lontano dal Signore nel veder tanto male nel mi domandavo "Perchè il signore permette tutto questo". Se sulla Terra esiste tanto male,guerre, la colpa è dell'uomo stesso che ha voluto allontanarsi da Dio, che non vuole seguire i suoi comandamenti, che si lascia sedurre facilmente dal Demonio.
    Dobbiamo pregare il Dio, San Michele Arcangelo affinchè affinchè ci proteggano dal Maligno. Egli farà di tutto per allontanarci dalla retta ed utilizzerà tutte le sue armi a disposizione e farà leva soprattutto sulle nostre debolezze.

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  2. Caro Albert, preparare il commento al Vangelo è cosa che richiede del tempo ed io, spesso, non ne ho...ma da ora in poi sarò un pò più libera e cercherò di fare del mio meglio!
    Il vangelo di questa domenica , essenzialmente ci dice che la Parola di Dio va ascoltata e messa in pratica. Solo così sarà possibile costruire la nostra vita di fede sulla roccia che è Gesù...Buona settimana in compagnia di questa Parola!

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