martedì 6 luglio 2010

SANTA MARIA GORETTI, MARTIRE DELLA PUREZZA

Il 6 luglio 1902 moriva Maria Goretti, la santa martire della purezza, un grande esempio per tanti giovani che oggi hanno dimenticato o non hanno mai saputo il significato di questa parola forse perchè nessuno glielo ha  insegnato. Maria aveva molto spiccato il senso del peccato e per questo non voleva  dispiacere a Dio in nessun modo...quanti ragazzi e quante ragazze  si pongono il problema in questa assurda società in cui tutto è lecito e Dio è completamente dimenticato? La purezza davvero è roba d'altri tempi oppure una virtù da riscoprire? Chiediamocelo un pò tutti e preghiamo questa santa bambina perché ci illumini e ci guidi verso Gesù.


Marietta, come era chiamata familiarmente dai suoi conoscenti, era nata il 16 Ottobre 1890 a Corinaldo, in provincia di Ancona. Cosa piuttosto diffusa, a quell'epoca, la sua famiglia viveva in grande miseria, dato che i suoi genitori erano dei braccianti. A peggiorare la situazione, già precaria, nel 1897 dovettero emigrare per mancanza di lavoro, fermandosi prima a Paliano, poco lontano da Fiuggi, e in seguito alle Ferriere di Conca, nel bel mezzo delle paludi pontine, ancora non bonificate. Una zona malarica ad alto rischio di morte, come si direbbe oggi, che era naturalmente più frequente al tempo della mietitura, che si faceva a mano.
Ecco infatti che dopo poco tempo, Luigi Goretti, il padre di Marietta, morì per la puntura micidiale di una zanzara anofele, lasciando nella più nera miseria sua moglie Assunta e i suoi sei figli. La moglie Assunta aveva solo trent'anni.
Marietta aveva solamente dieci anni quando morì suo padre, e anche lei, come secondogenita, dovette dare una mano alla madre, assumendosi la sua parte di fatica e tribolazioni per dissodare il poco terreno che si riusciva a strappare alla palude, a seminare, a mietere il grano; ma anche nei lavori domestici e badando alle sue due sorelline più giovani, Ersilia e Teresa.
E' certamente opportuno ricordare che solo nel 1902 l'età minima per poter lavorare era stata elevata, dai nove anni come era, ai dodici anni, con un massimo di dodici ore lavorative quotidiane! C'è di che riflettere, oggigiorno.
A quei tempi, e con quella miseria terribile e diffusa, l'analfabetismo era una condizione normale. Ed anche la nostra piccola Marietta lo era. E tuttavia, pur analfabeta come la madre Assunta e proprio con il suo esempio (la mamma aveva imparato a memoria il catechismo e alcuni brani del Vangelo, che aveva poi trasmesso ai figli), non trascurava mai di istruirsi come poteva nelle cose religiose.
La famiglia che condivide il podere in mezzadria con i Goretti è quella di un uomo di sessant'anni e del suo figlio ventenne, Alessandro Serenelli.
Già altre volte il giovane Alessandro aveva insidiato la bambina dei Goretti, tentando anche con la forza di costringerla alle sue smanie sessuali, ma era stato sempre fermamente respinto.
Quel giorno maledetto era la terza volta che il ragazzo del Serenelli incalzava accanitamente contro la povera bimba. Ma ecco il suo racconto di come andarono i fatti: "Mi accostai a Maria, la invitai a venire dentro casa. Essa non rispose, nè si mosse. Allora l'acciuffai quasi brutalmente per un braccio e, facendo essa resistenza, la trascinai dentro la cucina. Essa intuì subito che io volevo ripetere l'attentato delle due volte precedenti e mi diceva: "No, no, Dio non lo vuole, se fai questo vai all'inferno!". Io allora andai sulle furie e preso il punteruolo cominciai a colpirla".
La colpì per ben quattordici volte, con quel punteruolo. Marietta, la piccola Maria Goretti, viene raccolta morente e portata all'ospedale.
Alla madre la piccola mormora: "Mi voleva far fare le cose cattive e io non ho voluto".
Pochi istanti prima di morire, la piccina pronuncia il suo perdono: "Sì, lo perdono, lo perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni. Lo voglio con me in paradiso".
Maria Goretti è morta il 6 Luglio 1902. E' stata beatificata come "Vergine e martire" da Pio XII il 27 Aprile 1947, che tre anni più tardi,il 24 Giugno 1950, l'ha canonizzata.
Alla cerimonia della canonizzazione, che ha fatto quindi della giovane martire della purezza una Santa, erano presenti anche la madre Assunta e il suo assassino, Alessandro Serenelli. Data l'enorme folla intervenuta per la canonizzazione, la cerimonia fu svolta in piazza San Pietro e i giornali parlarono di mezzo milione di persone presenti.
Alessadro Serenelli scontò ventisette anni di lavori forzati; ma il suo vero riscatto avvenne con il rimorso e il pentimento, sinceri e intensi. Santa Maria Goretti lo aveva perdonato, e il Signore Gesù gli aveva donato la grazia del riscatto.

Tratto da: Vite dei santi




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