sabato 3 aprile 2010

Sabato santo

Giorno di silenzio e di attesa


Il Sabato santo, la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa (la mensa resta senza tovaglia e ornamenti) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione. L'attesa allora lascia il posto alla gioia pasquale, che nella sua pienezza si protrae per cinquanta giorni.
In questo giorno si può dare la santa comunione soltanto sotto forma di Viatico, cioè  l'Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.

E' un sabato di grande silenzio, vissuto nel pianto dei primi discepoli che hanno ancora nel cuore le immagini dolorose della morte di Gesù, letta come la fine dei loro sogni messianici.
E' anche il Sabato santo di Maria, Vergine fedele arca dell'alleanza, madre dell'amore. Ella vive il suo Sabato santo nelle lacrime ma insieme nella forza della fede, sostenendo la fragile speranza dei discepoli.
E' in questo sabato, che sta tra il dolore della Croce e la gioia di Pasqua, che i discepoli sperimentano il silenzio di Dio, la pesantezza della sua apparente sconfitta, la dispersione dovuta all'assenza del Maestro, apparso agli uomini come il prigioniero della morte. E' in questo Sabato santo che Maria veglia nell'attesa, custodendo la certezza nella promessa di Dio e la speranza nella potenza che risuscita i morti.


PREGHIERA PER TUTTA LA GIORNATA

O Dio, noi ti ringraziamo per questo silenzio
che precede la risurrezione.
Cristo è stato posto nel sepolcro.
La guardia vigila
perché non si venga a rubare il suo corpo.
Cristo, tu sei ora nel grembo della terra,
per riconfortare i nostri padri.
Se il seme non muore, non può dare frutti.
Concedimi, Signore, di morire con te,
per portare frutti abbondanti,
come il seme nella terra,
che aspetta che nasca e cresca una nuova vita.







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