venerdì 13 novembre 2009

Gli alieni esistono, ora ci crede anche il Vaticano.

Gli astronomi della Santa Sede puntano i telescopi verso le stelle:” Cerchiamo prove della vita nello spazio”

La Chiesa non ha paura degli extraterrestri.

Il Teologo Monsignor Sequeri: la fede in Cristo comprende l’esistenza di altre creature.

Intervista di Giorgio Acquaviva da “il Resto del Carlino”

La Chiesa non ha paura di E.T.

L’eventuale scoperta di vita intelligente fuori dal nostro paese non sarebbe in contraddizione con la fede cristiana. Le uniche “pregiudiziali” sono la creazione e l’unicità del Redentore, dice mons. Pierangelo Sequeri, vicepresidente della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

Perché il Vaticano, e la chiesa, si interessano a temi che sanno di fantascienza?

“Direi, per un sano empirismo. Le verifiche sulle realtà di fatto, le forze, gli eventi, valgono ovviamente anche per l’universo. Altra cosa sono i principi, le verità, i fondamenti su Dio che hanno una portata generale e riguardano il senso complessivo della Creazione. E’ il discorso della sintesi tra ragione e fede: la conoscenza della realtà non è dalla Chiesa concepita come alternativa alla fede”.

Quindi l’eventuale scoperta di vita intelligente fuori dalla terra non preoccupa la Chiesa?

“No. E lo dico guardando anche alla tradizione. Basti pensare alla condanna che San Tommaso d’Aquino si prese dal Vescovo di Parigi, Etienne Tempier, il quale gli rimproverava la concezione dell’unicità dell’universo. Ma dentro quell’universo creato ci stava “tutto”, ci stavano infiniti mondi. Tempier invece temeva che in quella maniera si limitasse la potenza creatrice di Dio. Due mondi, quindi, per estendere la creazione oltre i confini della nostra terra”.

La vita intelligente sulla terra, per la Chiesa passa per il peccato originale, l’Incarnazione e la salvezza…E gli ET?

“se parliamo di creature intelligenti, e quindi di dinamica della libertà, è pensabile un tipo di dialettica con Dio creatore, magari in forme diverse dalla nostra. Dopotutto anche la storia degli angeli, come è narrata dalla tradizione, ha visto la “caduta” degli angeli ribelli, una storia di contraddizione, di colpa, di separazione dal creatore. Dove c’è libertà, c’è la possibilità della scelta. Certo, l’Incarnazione ha riguardato la creatura uomo su questa terra. Come dice il salmista: cos’è l’uomo perché te ne curi…eppure l’hai fatto poco meno degli angeli. Ma questo non basta”.

Perché?

“Perché insieme con l’unicità della incarnazione umana del Figlio, rimarrebbe unico il valore della sua redenzione dal male per tutto l’universo creato. In ciò sta la convinzione, per la fede, della centralità di Cristo, per ogni vita possibile. In altri termini, il cristocentrismo della nostra fede non esclude altre creature, esclude un altro Redentore”.

3 commenti:

  1. Ciao Marina,questo post è davvero interesante e,pertanto,ha catturato la mia attenzione. E' vero,non possiamo porre limiti all'azione creatrice di Dio. Alla fine la Chiesa si dimostra l'unica realtà istituzionale che veramente si adopera bene anche nelle questioni scientifiche. Ancora una volta,la sana cultura parte dalla Chiesa,come nel passato,al di là di alcune cose negative,anche rilevanti che erano accadute. Non capisco però il perchè da certa stampa spuntano sempre critiche. Sempre l'ideologia! E questo è accaduto anche riguardo a questo argomento. Perchè? Semplicemente perchè coloro che volevano attaccare la Chiesa fondando i loro attacchi sulla presunta e pregiudiziosa chiusura della Chiesa riguardo la ricerca scientifica,si sono visti letteralmente sbaragliati. Prima la criticavano e la ridicolizzavano e ora continuano a criticarla e a ridicolizzarla,ma Essa continua il Suo cammino in maniera silenziosamente autorevole. E' una cosa bellissima vedere come scienziati illustri e autorevoli dialogano in Vaticano in maniera costruttiva e collaborativa,mentre dall'altra parte tutta gente che ha perso la propria autorevolezza continua sempre ad attaccare il Vaticano. Hanno seguito l'ideologia e hanno perso autorevolezza. Anche la Hack che si permise di dichiarare "stupido" il Papa in televisione,adesso non mi sembra più una scienziata ma un ospite televisivo di "una volta ogni tanto". Tutto il pregiudizio,tutta l'ideologia di una corrente sbagliata,che pensava di detenere il monopolio sulla scienza,sulla verità dell'universo e dell'uomo. C'è una sola Verità e la Chiesa ne è la detentrice e Dio permette,cosa accaduta anche in passato,che la cultura nasca e si trasmetta attraverso di Essa. Non mi stupisce che i segreti del creato Dio li voglia rivelare all'uomo attraverso la Chiesa. Fa parte dell'onore di cui è stata rivestita da Cristo. E tutto viene in aggiunta,come il fatto che la Chiesa sia l'interlocutrice dell'universo. Ogni cosa a suo tempo,ed in questo,la storia dell'umanità è legata alla Chiesa o a coloro che credono in Dio.
    Un cordiale saluto

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  2. La Chiesa non è nemica della ricerca scientifica,anzi... e non dimentichiamoci che tutti coloro che hanno creduto in Gesù,non per forza cattolici,hanno ricevuto l'onore di scoprire le cose più importanti e che hanno condizionato il progresso dell'umanità. E la lista dei nomi,come si sa, è lunga! Cominciando,ad esempio,proprio da Galileo,che in Dio ci credeva,eccome!

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  3. Carissimo Andrea, accolgo con piacere i tuoi interventi, cominciavo a pensare che il tema trattato non suscitasse poi tanto interesse. Concordo con te sui tanti pregiudizi che ci sono nei riguardi della Chiesa su temi di natura scienifica. Ma chi ha da criticare non ha seguito l'evoluzione che c'è stata nella Chiesa cattolica per quanto riguarda il suo rapporto con la scienza. Lo stesso papa Benedetto XVI ha afferamto che tra fede e scienza non c'è contrasto ma sono complementari tra di loro. La Chiesa ai tempi di Galileo ha sbagliato perché non aveva ancora compreso che la Sacra Bibbia non è in grado di dare risposte di natura scientifica, ma può solo tentare di rispondere a quelle domande esistenziali che riguardano il senso della vita umana dal suo nascere al suo morire. Dunque due ruoli diversi ma non in contrapposizione. Il lavoro che la Chiesa attuale sta facendo in collaborazione con gli scienziati per scoprire se esistono altre forme di vita è straordinario perché è segno che essa è una Chiesa matura, con visioni lungimiranti e in grado di riconoscere la grandezza dell'opera creatrice di Dio.
    Un carissimo saluto!

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