mercoledì 17 febbraio 2010

LA conversione

 La parola d'ordine di questo giorno e che ci accompagnerà per tutta la Quaresima è: "Convertitevi e credete al vangelo". Ma cosa significa convertirsi?

Convertirsi significa cambiare rotta, cambiare riferimenti, orientare diversamente speranze e sicurezze per la vita. Credete al Vangelo, cioè ascoltate la novità, la bella notizia! Ma quale bella notizia si può mai attendere ancora in un mondo che sembra sazio, cioè autosufficiente e orgoglioso della propria autonoma secolarità; oppure disperato e rassegnato a non aspettarsi più niente di buono, a non credere a più nessuno, a non alzare più di tanto il tiro delle proprie aspettative? Il Vangelo stimola un sussulto di coraggio e di speranza: coraggio per prender coscienza dei propri limiti (e deviazioni) e speranza che è possibile ancora qualcosa di diverso. Non per promessa di uomini, ma per iniziativa di Dio che ha preso a cuore una umanità destinata alla morte per sospingerla alla vita.
Perché appunto questa è la bella notizia, il fatto nuovo che risolleva il mondo: "Il Regno di Dio è vicino, è qui". La storia volta pagina, Dio entra nella vicenda umana e vi istaura una sua signoria. L'ultima parola non è la più morte ma la vita, non è più l'ingiustizia ma il giudizio, non più la menzogna ma la verità. Il bene e il male non è più misurato dalla prepotenza o dall'interesse soggettivo, ma dal riferimento ormai oggettivo a Dio, fondamento e giudice delle scelte degli uomini. Una risorsa gratuita di perdono e di vita è offerta all'uomo che si aggrappa dentro i naufragi di questo mondo all'arca di salvezza fatta dal legno della croce di Cristo! L'unico Signore ormai è quel Cristo "che salito al cielo ha ottenuto la sovranità sugli Angeli, i Principati e le Potenze" (I lett.); dove per principati e potenze si intendono i padroni del mondo di oggi, e le forme occulte del male (satana... e tutti i "malocchi" di cui la gente ingenua ha paura!) che sembrano condizionarci e dominarci tanto!
"Il tempo è compiuto". E' una parola teologicamente intensa. Significa che l'umanità e la sua storia hanno raggiunto il colmo, il loro compimento, la realizzazione delle loro più profonde aspettative; che non sono tecnologiche o informatiche... o che altro, ma il bisogno di vita che scavalchi la morte, e in un certo senso una vita piena.. come quella di Dio (cfr. Gen 3,5). Ebbene, questo è il fatto nuovo, questo è il Regno di Dio venuto tra noi: un uomo, un primo uomo, primogenito tra molti fratelli, non caso unico, Gesù di Nazaret, ha già raggiunto proprio come uomo e con il suo corpo risorto, quel posto "alla destra di Dio" (I lett.) che è l'immagine della appartenenza piena alla famiglia di Dio in Casa Trinità. Dove è andato a prepararci un posto.
Quaresima, annuncio della bella notizia che rivoluziona il mondo, perché solo questa novità che va oltre ogni aspettativa può affascinare l'uomo serio alla ricerca di una speranza; e quindi convincerlo a "convertirsi"! Annunciamo il Regno per incantare l'uomo, altrimenti nessuno vorrà accogliere l'invito a "fare Quaresima"!
Tratto da Qumran


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