Voi siete la luce del mondo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore
Commento a cura di Padre Ermes Ronchi
Dio è luce: una delle più belle definizioni di Dio (1 Giovanni 1,5). Ma il Vangelo oggi rilancia: anche voi siete luce. Una delle più belle definizioni dell'uomo. E non dice: voi dovete essere, sforzatevi di diventare, ma voi siete già luce. La luce non è un dovere ma il frutto naturale in chi ha respirato Dio. La Parola mi assicura che in qualche modo misterioso e grande, grande ed emozionante, noi tutti, con Dio in cuore, siamo luce da luce, proprio come proclamiamo di Gesù nella professione di fede: Dio da Dio, luce da luce. Io non sono né luce né sale, lo so bene, per lunga esperienza. Eppure il Vangelo parla di me a me, e dice: Non fermarti alla superficie, al ruvido dell'argilla, cerca in profondità, verso la cella segreta del cuore; là, al centro di te, troverai una lucerna accesa, una manciata di sale. Per pura grazia. Non un vanto, ma una responsabilità. Voi siete la luce, non io o tu, ma voi. Quando un io e un tu s'incontrano generando un noi, quando due sulla terra si amano, nel noi della famiglia dove ci si vuol bene, nella comunità accogliente, nel gruppo solidale è conservato senso e sale del vivere. Come mettere la lampada sul candelabro? Isaia suggerisce: Spezza il tuo pane, introduci in casa lo straniero, vesti chi è nudo, non distogliere gli occhi dalla tua gente... Allora la tua luce sorgerà come l'aurora (Isaia 58,10). Tutto un incalzare di azioni: non restare curvo sulle tue storie e sulle tue sconfitte, ma occupati della città e della tua gente, illumina altri e ti illuminerai, guarisci altri e guarirà la tua vita. Voi siete il sale, «che ascende dalla massa del mare rispondendo al luminoso appello del sole. Allo stesso modo il discepolo ascende, rispondendo all'attrazione dell'infinita luce divina» (Vannucci). Ma poi discende sulla mensa, perché se resta chiuso in sé non serve a niente: deve sciogliersi nel cibo, deve donarsi. Il sale dà sapore: Io non ho voluto sapere nient'altro che Cristo crocifisso (1 Corinzi 2,1-5). «Sapere» è molto più che «conoscere»: è avere il sapore di Cristo. E accade quando Cristo, come sale, è disciolto dentro di me; quando, come pane, penetra in tutte le fibre della vita e diventa mia parola, mio gesto, mio cuore. Il sale conserva. Gesù non dice «voi siete il miele del mondo», un generico buonismo che rende tutto accettabile, ma il sale, qualcosa che è una forza, un istinto di vita che penetra le scelte, si oppone al degrado delle cose, e rilancia ciò che merita futuro. (Letture: Isaia 58,7-10; Salmo 111; 1 Corinzi 2,1-5; Matteo 5,13-16)
Ciao Marina, ho letto la tua email grazie :), non preoccuparti quando hai tempo mi scrivi, ma sappi mi farà sempre piacere ricever tuoi nuovi messaggi. Se ho capito bene il passo di oggi ci vuole spinger a non aver paura, a relazionarci con gli altri, affinchè possiamo diffondere il messaggio di Cristo, cosa che purtroppo non è facile nella società odierna ma l'importante è non arrendersi ed essere sempre se stessi. Dobbiamo tutti avere una propria coscienza, identità e non fare una determinata azione solo perchè "così fan tutti.." o farsi accettare dagli altri.
RispondiEliminaA presto dolce Marina, ti auguro un buon inizio di settimana Albert.
E' difficile, ma tentiamo.
RispondiEliminaSiamo luce e sale della terra anche per chi non ha avrà mai la possibilità di conoscere Gesù...Siamo portatori di quella Luce riflessa di cui Gesù si serve per illuminare anche le zone più buie del mondo...
RispondiEliminaA presto Albert, un saluto!
Niente è facile nella vita sorellina...ma noi sappiamo che non siamo soli, c'è Qualcuno che ci cammina accanto per essere pronto a rialzarci ogni volta che cadiamo!!! Bello, vero!?
RispondiEliminaUn abbraccio...
Mi è piaciuta soprattutto la parte in cui si
RispondiEliminapone l'auspicio di donarsi agli altri,introdurre lo straniero,vestire chi è nudo.
E' la parte migliore ed è quella che caratterizza il cristiano...
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