sabato 26 febbraio 2011

Rita

Rita é stata per anni socia di SamizdatOnLine. Una testimonianza di bellezza che ci porteremo sempre nel cuore.
La conoscevo da circa tre anni, anche se non l'ho mai incontrata. Rita aveva una schiena ad S che le impediva di camminare, gravi problemi respiratori, un cuore ballerino. Ballerino ma indomito, vivace, ingenuo e generoso. Ho sfogliato le sue vecchie mail, ma non sono riuscito a trovarne una che fosse amara e depressa, nonostante tutti i problemi che aveva. Perché era innamorata, innamorata di Cristo.
"(...) Io sono contenta, perchè offro al Signore non i miei dolori (che non mi costano poi troppo), ma la mia gioia e la mia letizia, che viene solo da Lui, perchè, altrimenti, non ci sarebbe niente da ridere nella mia vita. Essere cristiani è una gioia immensa, non una fatica; è l'essere completamente liberi, altrimenti non mi sarei imbarcata in questa avventura che non so dove mi condurrà."

Internet, negli ultimi anni, era diventato il suo campo di battaglia; una campo che non necessita di buone gambe per poterci galoppare dentro. Era entrata con noi in Samizdat on Line, una presenza viva e costante. Si interessava di tutto, e spesso era lei la prima ad individuare e mandarci un articolo o una presa di posizione interessante. Ci ha detto in una mail: "Imito un pochino Santa Teresina; voi siete le Aquile e io un passerottino; voi volate alto e io "svolacchio" terra-terra, ma sempre di volare parliamo!"
Da una settimana era in rianimazione. Abbiamo appreso poco fa che non ce l'ha fatta, e che ora abbiamo una santa in più che veglia su di noi.
Le sue ultime due mail sono gli auguri di buone feste. "Che la Sua tenerezza c'innamori sempre più di Lui!", scriveva.
E poi: "Questa sera proclameremo il Te Deum, per ringraziare il Signore per tutte le grazie, la bellezza, la letizia e anche la fatica che ci ha donato; mendichiamo che anche per il nuovo anno Egli si renda sempre più Presenza e Compagno nella nosta vita. Questo mi sento di augurare a tutti e a ciascuno in particolare, carissimi e insostituibili amici di SOL!"
Dobbiamo ringraziare per tutte quelle belle cose che Lui ci ha donato tramite lei, segno della Sua presenza. Per un passerotto che ormai vola in alto in alto, oltre il sole.
Berlicche  socio di  SamizdatOnLine

4 commenti:

  1. Cara Marina, Rita è stata veramente una grande donna, ho visto anche il sito dell'associazione a cui era iscritta. Noi dobbiamo prender esempio da queste che nonostante affette da sofferenze, hanno una grande volontà, voglia di vivere e soprattutto una grande fede in Dio.
    Dobbiamo riternerci fortunati se possiamo camminare autonamamente con le nostre gambe o poter ammirare la luce del sole, in quanti ci sono tanti fratelli diversamente abili che non se lo posson permettere.
    Hai saputo della terribile del ritrovamento del corpo di Yara? Veramente una notizia tristissima, come posson esistere al mondo persone tanto crudeli, che non hanno pietà di niente, era solo una ragazzina indifesa.

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  2. Rita è un esempio di vita cristiana vissuta in modo autentico...la felicità, se si ha Dio nel cuore, è possibile anche in situazioni di grande sofferenza...è questo il vero miracolo.
    Purtroppo ho saputo di Yara ed è molto triste...il male esiste ed esiste il peccato, dobbiamo renderci conto che molte menti e molti cuori umani lontani da Dio e nei quali abita il maligno arrivano a compiere atti così mostruosi.
    Preghiamo per Yara e per la sua famiglia chiamata a vivere un così grande dolore.
    Un saluto!

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  3. Conoscevo Rita per i commenti che via via ha fatto ai miei post in passato!

    Sapevo delle sue difficoltà, ma era sempre gioiosa e positiva, con una fede luminosa nel Signore, che ora l'ha accolta nella Sua casa.

    Beati i poveri in spirito, beati quelli che soffrono, beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

    Beata te, Rita, che hai raggiunto la meta...

    Prega per noi!

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